Parte l’estate angolana: tre giorni di arte e vino

1 Giugno 2022

Città Sant’Angelo. Da venerdì a domenica nel centro storico c’è “Borgo divino” Perazzetti: evento importante per il territorio, unisce enogastronomia e cultura  

CITTà SANT’ANGELO. Si accende l’estate di Città Sant’Angelo, che in questo primo fine settimana di giugno ospita la terza tappa di Borgo divino, la manifestazione promossa dall'associazione “I borghi più belli d'Italia” che unisce la passione per il vino con la cultura e le tradizioni locali.
Quelli di venerdì, sabato e domenica saranno tre giorni dedicati alla degustazione di vini locali, ma anche di etichette provenienti da fuori regione, come prevede il format di una kermesse che in totale abbraccia dieci tappe sull’intero territorio nazionale.
Si comincia venerdì lungo le vie di tutto il centro storico di Città Sant’Angelo, per poi proseguire sia nelle giornate di sabato che in quelle di domenica, sempre dalle 18 a mezzanotte. Saranno più di 20 i pannelli espositivi, dove assaggiare le oltre 100 etichette tra montepulciano, trebbiano, pecorino e gli altri vitigni pensati per l’occasione, il tutto condito dalla possibilità di visitare le bellezze del borgo angolano, con i palazzi medievali, il teatro comunale, le chiese e i vicoli caratteristici. Un modo per unire le peculiarità enogastronomiche a quelle artistiche e culturali, così da provare a rilanciare il turismo angolano, dopo due anni in cui la presenza della pandemia ha fatto sentire il suo peso.
In tal senso la manifestazione arriva a venti giorni di distanza dalla “Wewrewolf run”, la corsa che ha portato sul territorio circa 400 atleti in arrivo da tutta Italia, con il chiaro intento di proseguire un percorso già iniziato all’alba di un'estate che per tutti vuol essere quella della definitiva ripartenza.
«Come amministrazione crediamo molto nel turismo enogastronomico», spiega il sindaco Matteo Perazzetti. «Borgo divino rappresenta un evento molto importante per il nostro territorio, che unisce l’enogastronomia e la cultura, dove gli ospiti possono assaggiare uve e prodotti tipici di primissimo livello, in un contesto del tutto suggestivo come quello che offre il nostro borgo». Tra le altre cose, durante la tre giorni, uno spazio verrà dedicato al progetto “Matrimonio nel borgo” con le rievocazioni storiche delle tradizioni dello sposalizio angolano e la riproposizione delle antiche tradizioni e dei riti nuziali, dal banchetto al corredo della sposa, con le ricamatrici che mostreranno dal vivo le lavorazioni artigianali dei merletti come il tombolo, il chiacchierino e l’uncinetto.
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