Passo Lanciano-Maielletta verso l'intesa

Cinque milioni di fondi Fas, impianti alla Sangritana
MANOPPELLO. Un piano unitario di riorganizzazione (Pur) per rilanciare le stazioni sciistiche di Passolanciano e della Maielletta. E' quanto proposto dal presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, in un tavolo di lavoro al quale hanno preso parte l'assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra, il presidente della commissione bilancio della Regione Emilio Nasuti, i sindaci di Roccamorice, Pretoro, Lettomanoppello, Rapino, Serramonacesca, l'assessore della Provincia di Pescara Aurelio Cilli, il dirigente amministrativo della Sangritana Paolo Marino. La società di trasporti frentana infatti (che gestisce già gli impianti di risalita di Prati di Tivo sul versante teramano del Gran Sasso) si candida a gestire gli impianti di risalita delle due stazioni sciistiche della Maiella. Per Di Giuseppantonio l'iniziativa dà le maggiori possibilità «di risolvere le problematiche che ingessano lo sviluppo del comprensorio Passolanciano-Maielletta dove inaccettabili beghe e diatribe personali stanno portando al fallimento un'intera economia e soprattutto coloro che hanno investito in termini di strutture ricettive». Dal canto suo l'assessore regionale Morra, che ha dato tutta la sua disponibilità a lavorare sul progetto, assicura che la Regione è pronta ad intervenire con una legge ad hoc sulla montagna. «Ci sono oltre 5 milioni di euro di fondi Fas», fa sapere ancora Di Giuseppantonio, «per poter programmare interventi a favore dello sviluppo e tutti gli enti interessati del comprensorio dovranno lavorare in piena sintonia». «Il piano unitario di riorganizzazione significa infatti», chiarisce il presidente, «pianificazione urbanistica, ma anche sviluppo turistico. La legge, invece, servirà a risolvere i troppi problemi, anche burocratici che impediscono addirittura di avere uno skipass unico all'interno di un comprensorio relativamente piccolo. Mi fa piacere aver riscontrato fermezza e determinazione da parte di tutti gli amministratori interessati nell'andare avanti. Ne va del futuro turistico e di un consistente pezzo della nostra economia che non possiamo permetterci di perdere». (w.te.)