Penne, falsi carabinieri in azione Anziani coniugi derubati in casa

21 Settembre 2024

L’episodio è avvenuto ieri mattina in via Guido Rossa, i malviventi si sono fatti consegnare 900 euro dopo aver detto ai due anziani che il figlio aveva provocato un incidente e che rischiava il carcere

PENNE. Due anziani coniugi di Penne sono stati truffati nella giornata di ieri da finti carabinieri. Verso mezzogiorno i due pensionati ottantenni hanno ricevuto una telefonata da finiti carabinieri che li informavano che il loro figlio era stato arrestato a seguito di un brutto incidente da lui provacato e che rischiava il carcere. I due si sono immediatamente preoccupati e hanno chiesto ai finti militari come potessero aiutarlo. I malviventi hanno così detto ai due anziani che avrebbero potuto sistemare il tutto consegnando loro una somma contante di 900 euro. I due anziani hanno acconsentito e così i finti militari, verso l'ora di pranzo, si sono recati nella loro casa di via Guido Rossa. Un finto carabiniere è rimasto sotto casa, mentre l'altro, spacciandosi per un carabiniere in borghese, con tanto di tesserino, ma falso, è salito in casa e oltre alle 900 euro è riuscito anche a portarsi via gioielli e oro. Solo quando sono rimasti soli, i coniugi si sono comunque insospettiti e hanno chiamato il figlio che, prontamente, ha smentito di aver avuto un incidente.
A quel punto la famiglia truffata ha avvisato i militari della compagnia di Penne che si sono recati sul posto per capire quanto accaduto, ricostruire la vicenda e cercare di risalire ai malviventi. È facile che i militari guidato dal capitano Alfio Rapisarda valuteranno, oltre che le chiamate effettuate dai malviventi, anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano lungo la statale 81 all’altezza dello stabilimento della maison Brioni. La speranza è che si possano vedere macchine sospette, e già segnalate, negli orari in cui è stata commessa la truffa.
«L’unico sollievo è che i miei genitori non sono stati aggrediti», ha detto il figlio dei due truffati. Già a luglio scorso i carabinieri di Penne avevano avuto a che fare con episodi simili.
I militari di Penne, in estate, avevano eseguito, su delega della Procura di Pescara, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 19enne e di un 24enne di Napoli e gravemente indiziati di essere responsabili di “truffe” ai danni di anziani residenti a Penne.
Il modus operandi dei due era sempre lo stesso: si fingevano impiegati delle Poste, assicuratori, avvocati o carabinieri. Il “telefonista” diceva che un familiare doveva saldare un debito per il “ritiro” di un pacco o che un figlio aveva provocato un incidente, che l’assicurazione era scaduta e quindi, per “sistemare” le cose, sarebbe stato necessario consegnare denaro o gioielli.