Pescara 2009, mille volontari per la parata
La cerimonia di inaugurazione sarà un lancio per i prodotti e le spiagge abruzzesi
PESCARA. Un esercito di mille volontari-attori sfilerà il 26 giugno allo stadio Adriatico per la cerimonia di inaugurazione dei Giochi del Mediterraneo. La parata, studiata dai coreografi americani Doug Jack e Bryn Walters, sarà un tuffo nell’Abruzzo dei sapori e del turismo e, trasmessa in eurovisione, sarà anche uno spot per i prodotti tipici e i luoghi da visitare. Sarà una parata enogastronomica-turistica aperta dai trampolieri travestiti da bottiglie di Montepulciano, ballerini con addosso forme giganti di pecorino e trecento figuranti per dare vita al mare delle Bandiere Blu.
I mille volontari sono impegnati nelle prove all’Itis Volta per mettere a punto i dettagli delle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi del Mediterraneo, fissate il 26 giugno e il 5 luglio. La prima cerimonia è prevista allo stadio Adriatico mentre la seconda è fissata in piazza Salotto.
LE CERIMONIE. Le parate sono curate dalla società K-Events del gruppo Film Master che ha ideato e prodotto le cerimonie olimpiche di Torino 2006, delle Paraolimpiadi e il lancio della Fiat 500 a Torino.
Il regista delle cerimonie pescaresi è Marco Balich: è lui, insieme ai coreografi americani Doug Jack e Bryn Walters, che studia i movimenti dell’esercito dei volontari. A supporto, per dare sincronia ai volontari-attori, ci sono anche cinque assistenti abruzzesi: due di Torrevecchia Teatina, una pescarese e due aquilane.
LA PARATA. Le prove della parata sono iniziate il 16 maggio: i dettagli della manifestazione sono tenuti segreti dall’organizzazione ma è certo che il comitato sfrutterà i fari puntati sul territorio per lanciare l’immagine dell’Abruzzo come terra da visitare. In trecento, quindi, si muoveranno all’unisono per disegnare il mare azzurro che impatta sulla costa frastagliata dell’Adriatico: un modo per lanciare il messaggio che l’Abruzzo non è soltanto quello delle tende blu della Protezione civile allestite all’Aquila ma anche una terra del mare limpido dove sventolano 13 Bandiere Blu.
Ma sarà la danza a dare spettacolo all’Adriatico: i ballerini di hip hop indosseranno il costume della mascotte Auà e balleranno nelle sembianze dell’orso con la maschera subacquea e le pinne. Acrobazie perfette sfidando le leggi della fisica, invece, con l’esibizione delle ginnaste della Nazionale italiana di ginnastica ritmica. In campo, per la cerimonia inaugurale, anche acrobati, funanboli e pattinatori.
LO SPOT. Ma oltre allo spettacolo, la cerimonia sarà un lancio mondiale per l’Abruzzo dei sapori e delle vacanze, colpito dal terremoto e rimasto vittima anche della sindrome da cancellazione delle prenotazioni alberghiere per le vacanze: bottiglie di vino alte tre metri sulle spalle dei trampolieri, maxi forme di pecorino agitate dai ballerini, pomodori, prezzemolo e agli danzanti. Sono questi i dettagli che è possibile anticipare oltre alla colonna sonora che traghetterà Pescara nell’atmosfera olimpica: la musica sarà quella di «Libiamo ne’ lieti calici» tratta dalla «Traviata» di Giuseppe Verdi. Note possenti che saranno cantante anche da un noto comico che, a quanto pare, avrà il compito di presentare la manifestazione.
Alle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi del Mediterraneo parteciperanno anche i ragazzi delle scuole di danza dell’Aquila: Art Nouveau, Arabesque, Armonia, L’Aquila Danza, Dance Academy, laboratorio Yajè.
LA FESTA. L’esercito dei volontari si è riunito all’Aurum per una festa prima di immergersi nel conto alla rovescia. Insieme al commissario Mario Pescante, sul palco sono saliti il direttore Mario Di Marco, il vice-direttore Guglielmo Petrosino, il coordinatore esecutivo Paolo De Angelis e il direttore dell’area volontari Francesco Campo. Pescante ha lanciato un messaggio ai volontari: «Voi rappresentate una bella Italia, quella di giovani e anche più anziani che hanno deciso di dare un contributo a questo evento in maniere disinteressata. Grazie a voi, lo sport può continuare ad abbattere barriere e a dare una speranza. Quella speranza», ha concluso Pescante, «veicolata dal motto “One Sea, One Dream: un mare un sogno”. Il nostro sogno è quello di vedere a Pescara e al Villaggio Mediterraneo di Chieti, le 23 bandiere di diversi Paesi, mischiarsi, confrontarsi e unirsi sotto un unico denominatore: la pace».
«La mia vita siete voi volontari», ha detto il coreografo Jack, «che avete scelto di fare questa cosa straordinaria. Se avete amici che hanno voglia di far parte di questa squadra, siete ancora in tempo ad avvicinarli, anche tramite l’iscrizione sul sito web www.pescara2009.it».
Anche Balich ha parlato ai volontari nel corso della festa all’Aurum: «Vivo di emozioni», ha esordito Balich nel suo intervento, «e cercheremo di farvi vivere grandi emozioni con le cerimonie di apertura e chiusura di Pescara 2009. Oltre agli atleti, sotto i riflettori ci sarete voi volontari. Grazie a voi e alla vostra grande energia, i Giochi del Mediterraneo avranno una marcia in più. La nostra cerimonia vogliamo vederla come un momento di speranza».
I VOLONTARI. Sono quasi quattromila i volontari reclutati finora dall’organizzazione di Pescara 2009 per curare la logistica dei Giochi del Mediterraneo. Il 70 per cento è di Pescara e provincia e una rappresentanza non trascurabile viene dalle altre province abruzzesi: gli altri provengono da altre regioni d’Italia, e tra questi ci sono anche diversi stranieri.
Più della metà sono donne: la fascia di età più rappresentativa è quella fra i 20 e i 35 anni. Il lavoro di reclutamento dei volontari va avanti da tre anni con la supervisione di Francesco Campo e di Alessandra Di Bello.
Ai volontari, durante i Giochi, saranno inoltre affiancate diverse associazioni di Protezione civile riunite con un accordo in occasione dell’evento.
Anche oggi, per i volontari, sarà una giornata di esercitazioni con seminari di formazione. Il 3 giugno, invece, dalle 19 ci sarà una sessione formativa collettiva al Palaelettra.
IL CONI A ROMA. Il Coni e il comitato Pescara 2009 presenteranno il 4 giugno alle 11,30 nel salone d’onore del Coni al Foro Italico, la sedicesima edizione dei Giochi del Mediterraneo. Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente del Coni Gianni Petrucci, il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi e il commissario straordinario Pescante presenterà il rapporto sullo stato dell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo.
Verranno illustrati anche i dettagli numerici della partecipazione dei 23 Paesi e quelli relativi al Villaggio Mediterraneo di Chieti e agli impianti. La presentazione si concluderà con la proiezione del video promozionale «Mediterraneo: un mare, un sogno» e dello spot televisivo che verrà trasmesso sulle tre reti Rai per iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
LE TRE STATUE. La città intanto cammina verso i Giochi: ieri allo stadio Adriatico, dopo i lavori da dieci milioni di euro, sono state scoperte le tre statue realizzate dallo scultore Tonino Santeusanio. Un ginnasta, un lanciatore del peso e un trittico che si ispira ai continenti i cui atleti parteciperanno ai Giochi del Mediterraneo. Scoperto anche un busto dedicato a Giovanni Cornacchia, storico tratto d’unione tra Pescara e le Olimpiadi: «Per il trittico», spiega l’artista, allievo di Andrea Cascella, «mi sono ispirato all’incontro fra i popoli che animeranno questa bellissima manifestazione. I tre atleti scolpiti disegnano un cerchio, simbolo dei giochi olimpici. Il ginnasta rappresenta la competizione sportiva, l’agonismo, la sfida e il superamento dei i propri limiti, mentre il lanciatore del peso esprime la forza fisica. Infine», conclude Santeusanio, «l’omaggio al professor Giovanni Cornacchia, un grande sportivo che ha fatto tanto per lo sport pescarese».
I mille volontari sono impegnati nelle prove all’Itis Volta per mettere a punto i dettagli delle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi del Mediterraneo, fissate il 26 giugno e il 5 luglio. La prima cerimonia è prevista allo stadio Adriatico mentre la seconda è fissata in piazza Salotto.
LE CERIMONIE. Le parate sono curate dalla società K-Events del gruppo Film Master che ha ideato e prodotto le cerimonie olimpiche di Torino 2006, delle Paraolimpiadi e il lancio della Fiat 500 a Torino.
Il regista delle cerimonie pescaresi è Marco Balich: è lui, insieme ai coreografi americani Doug Jack e Bryn Walters, che studia i movimenti dell’esercito dei volontari. A supporto, per dare sincronia ai volontari-attori, ci sono anche cinque assistenti abruzzesi: due di Torrevecchia Teatina, una pescarese e due aquilane.
LA PARATA. Le prove della parata sono iniziate il 16 maggio: i dettagli della manifestazione sono tenuti segreti dall’organizzazione ma è certo che il comitato sfrutterà i fari puntati sul territorio per lanciare l’immagine dell’Abruzzo come terra da visitare. In trecento, quindi, si muoveranno all’unisono per disegnare il mare azzurro che impatta sulla costa frastagliata dell’Adriatico: un modo per lanciare il messaggio che l’Abruzzo non è soltanto quello delle tende blu della Protezione civile allestite all’Aquila ma anche una terra del mare limpido dove sventolano 13 Bandiere Blu.
Ma sarà la danza a dare spettacolo all’Adriatico: i ballerini di hip hop indosseranno il costume della mascotte Auà e balleranno nelle sembianze dell’orso con la maschera subacquea e le pinne. Acrobazie perfette sfidando le leggi della fisica, invece, con l’esibizione delle ginnaste della Nazionale italiana di ginnastica ritmica. In campo, per la cerimonia inaugurale, anche acrobati, funanboli e pattinatori.
LO SPOT. Ma oltre allo spettacolo, la cerimonia sarà un lancio mondiale per l’Abruzzo dei sapori e delle vacanze, colpito dal terremoto e rimasto vittima anche della sindrome da cancellazione delle prenotazioni alberghiere per le vacanze: bottiglie di vino alte tre metri sulle spalle dei trampolieri, maxi forme di pecorino agitate dai ballerini, pomodori, prezzemolo e agli danzanti. Sono questi i dettagli che è possibile anticipare oltre alla colonna sonora che traghetterà Pescara nell’atmosfera olimpica: la musica sarà quella di «Libiamo ne’ lieti calici» tratta dalla «Traviata» di Giuseppe Verdi. Note possenti che saranno cantante anche da un noto comico che, a quanto pare, avrà il compito di presentare la manifestazione.
Alle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi del Mediterraneo parteciperanno anche i ragazzi delle scuole di danza dell’Aquila: Art Nouveau, Arabesque, Armonia, L’Aquila Danza, Dance Academy, laboratorio Yajè.
LA FESTA. L’esercito dei volontari si è riunito all’Aurum per una festa prima di immergersi nel conto alla rovescia. Insieme al commissario Mario Pescante, sul palco sono saliti il direttore Mario Di Marco, il vice-direttore Guglielmo Petrosino, il coordinatore esecutivo Paolo De Angelis e il direttore dell’area volontari Francesco Campo. Pescante ha lanciato un messaggio ai volontari: «Voi rappresentate una bella Italia, quella di giovani e anche più anziani che hanno deciso di dare un contributo a questo evento in maniere disinteressata. Grazie a voi, lo sport può continuare ad abbattere barriere e a dare una speranza. Quella speranza», ha concluso Pescante, «veicolata dal motto “One Sea, One Dream: un mare un sogno”. Il nostro sogno è quello di vedere a Pescara e al Villaggio Mediterraneo di Chieti, le 23 bandiere di diversi Paesi, mischiarsi, confrontarsi e unirsi sotto un unico denominatore: la pace».
«La mia vita siete voi volontari», ha detto il coreografo Jack, «che avete scelto di fare questa cosa straordinaria. Se avete amici che hanno voglia di far parte di questa squadra, siete ancora in tempo ad avvicinarli, anche tramite l’iscrizione sul sito web www.pescara2009.it».
Anche Balich ha parlato ai volontari nel corso della festa all’Aurum: «Vivo di emozioni», ha esordito Balich nel suo intervento, «e cercheremo di farvi vivere grandi emozioni con le cerimonie di apertura e chiusura di Pescara 2009. Oltre agli atleti, sotto i riflettori ci sarete voi volontari. Grazie a voi e alla vostra grande energia, i Giochi del Mediterraneo avranno una marcia in più. La nostra cerimonia vogliamo vederla come un momento di speranza».
I VOLONTARI. Sono quasi quattromila i volontari reclutati finora dall’organizzazione di Pescara 2009 per curare la logistica dei Giochi del Mediterraneo. Il 70 per cento è di Pescara e provincia e una rappresentanza non trascurabile viene dalle altre province abruzzesi: gli altri provengono da altre regioni d’Italia, e tra questi ci sono anche diversi stranieri.
Più della metà sono donne: la fascia di età più rappresentativa è quella fra i 20 e i 35 anni. Il lavoro di reclutamento dei volontari va avanti da tre anni con la supervisione di Francesco Campo e di Alessandra Di Bello.
Ai volontari, durante i Giochi, saranno inoltre affiancate diverse associazioni di Protezione civile riunite con un accordo in occasione dell’evento.
Anche oggi, per i volontari, sarà una giornata di esercitazioni con seminari di formazione. Il 3 giugno, invece, dalle 19 ci sarà una sessione formativa collettiva al Palaelettra.
IL CONI A ROMA. Il Coni e il comitato Pescara 2009 presenteranno il 4 giugno alle 11,30 nel salone d’onore del Coni al Foro Italico, la sedicesima edizione dei Giochi del Mediterraneo. Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente del Coni Gianni Petrucci, il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi e il commissario straordinario Pescante presenterà il rapporto sullo stato dell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo.
Verranno illustrati anche i dettagli numerici della partecipazione dei 23 Paesi e quelli relativi al Villaggio Mediterraneo di Chieti e agli impianti. La presentazione si concluderà con la proiezione del video promozionale «Mediterraneo: un mare, un sogno» e dello spot televisivo che verrà trasmesso sulle tre reti Rai per iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
LE TRE STATUE. La città intanto cammina verso i Giochi: ieri allo stadio Adriatico, dopo i lavori da dieci milioni di euro, sono state scoperte le tre statue realizzate dallo scultore Tonino Santeusanio. Un ginnasta, un lanciatore del peso e un trittico che si ispira ai continenti i cui atleti parteciperanno ai Giochi del Mediterraneo. Scoperto anche un busto dedicato a Giovanni Cornacchia, storico tratto d’unione tra Pescara e le Olimpiadi: «Per il trittico», spiega l’artista, allievo di Andrea Cascella, «mi sono ispirato all’incontro fra i popoli che animeranno questa bellissima manifestazione. I tre atleti scolpiti disegnano un cerchio, simbolo dei giochi olimpici. Il ginnasta rappresenta la competizione sportiva, l’agonismo, la sfida e il superamento dei i propri limiti, mentre il lanciatore del peso esprime la forza fisica. Infine», conclude Santeusanio, «l’omaggio al professor Giovanni Cornacchia, un grande sportivo che ha fatto tanto per lo sport pescarese».