«Pescara avrà le ronde»
Lista Teodoro presenta una mozione, Fiorilli favorevole.
PESCARA. Nel prossimo futuro anche Pescara potrebbe avere le ronde, come alcune città del Nord. Una mozione, che verrà discussa in consiglio, prevede l’impegno della giunta ad istituire gruppi di volontari per il controllo del territorio.
La proposta, presentata dal vice presidente del consiglio comunale, della Lista Teodoro, Massimiliano Pignoli, è destinata a creare un vespaio di polemiche al rientro dei politici dalle ferie di agosto, così come è accaduto anche in altre città.
Ma a favore della mozione si è già schierato il vice sindaco, Berardino Fiorilli, che ha assunto temporaneamente l’incarico di sindaco per tutto il periodo delle ferie di Luigi Albore Mascia. Ieri, ha detto di non essere contrario alle ronde. «Se si parla di controllo del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini, sono d’accordo», ha affermato il vice sindaco, «l’unica preoccupazione è che le ronde possano essere costituite da estremisti politici». «Ma ricordo», ha aggiunto Fiorilli, «che Pescara ha già sperimentato con successo un’iniziativa del genere diversi anni fa con i City angels». I City angels erano nati dodici anni fa e avevano il compito di controllare il territorio e di aiutare i senzatetto in difficoltà. Ma l’iniziativa è andata avanti solo per una stagione.
Le ronde, così come le ha previste il governo Berlusconi, sono però una cosa diversa. La legge del 15 luglio 2009, numero 94, dal titolo «Disposizioni in materia di sicurezza» dice espressamente che «i sindaci, previa intesa con il prefetto, possono avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di disagio sociale».
L’intenzione del proponente è proprio questa. «Ci sono anche a Pescara delle zone dove si registrano episodi di microcriminalità e la gente non si sente sicura», ha spiegato Pignoli, «le forze dell’ordine, nonostante i loro sforzi, non riescono a controllare tutto il territorio per la carenza di personale. Di qui, la necessità delle ronde». «In questo modo», ha fatto notare, «i cittadini verranno responsabilizzati assumendo il compito di vedette nelle proprie circoscrizioni».
Ma il centrosinistra è nettamente contrario. Ieri il consigliere del Pd, Moreno Di Pietrantonio, ha ricordato che nella precedente consiliatura, terminata a maggio, l’allora consiglio aveva approvato in proposito una mozione in cui l’allora maggioranza esprimeva parere negativo al progetto del governo delle ronde cittadine. Ha già preannunciato il voto contrario anche il consigliere di Rifondazione, Maurizio Acerbo. «La maggioranza, avendo poche idee su come risolvere i problemi della città, si accoda alle mode della destra», ha detto, «credo che sia solo un’iniziativa propagandistica, peraltro già adottata un paio di anni fa da Forza Nuova».
La proposta, presentata dal vice presidente del consiglio comunale, della Lista Teodoro, Massimiliano Pignoli, è destinata a creare un vespaio di polemiche al rientro dei politici dalle ferie di agosto, così come è accaduto anche in altre città.
Ma a favore della mozione si è già schierato il vice sindaco, Berardino Fiorilli, che ha assunto temporaneamente l’incarico di sindaco per tutto il periodo delle ferie di Luigi Albore Mascia. Ieri, ha detto di non essere contrario alle ronde. «Se si parla di controllo del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini, sono d’accordo», ha affermato il vice sindaco, «l’unica preoccupazione è che le ronde possano essere costituite da estremisti politici». «Ma ricordo», ha aggiunto Fiorilli, «che Pescara ha già sperimentato con successo un’iniziativa del genere diversi anni fa con i City angels». I City angels erano nati dodici anni fa e avevano il compito di controllare il territorio e di aiutare i senzatetto in difficoltà. Ma l’iniziativa è andata avanti solo per una stagione.
Le ronde, così come le ha previste il governo Berlusconi, sono però una cosa diversa. La legge del 15 luglio 2009, numero 94, dal titolo «Disposizioni in materia di sicurezza» dice espressamente che «i sindaci, previa intesa con il prefetto, possono avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di disagio sociale».
L’intenzione del proponente è proprio questa. «Ci sono anche a Pescara delle zone dove si registrano episodi di microcriminalità e la gente non si sente sicura», ha spiegato Pignoli, «le forze dell’ordine, nonostante i loro sforzi, non riescono a controllare tutto il territorio per la carenza di personale. Di qui, la necessità delle ronde». «In questo modo», ha fatto notare, «i cittadini verranno responsabilizzati assumendo il compito di vedette nelle proprie circoscrizioni».
Ma il centrosinistra è nettamente contrario. Ieri il consigliere del Pd, Moreno Di Pietrantonio, ha ricordato che nella precedente consiliatura, terminata a maggio, l’allora consiglio aveva approvato in proposito una mozione in cui l’allora maggioranza esprimeva parere negativo al progetto del governo delle ronde cittadine. Ha già preannunciato il voto contrario anche il consigliere di Rifondazione, Maurizio Acerbo. «La maggioranza, avendo poche idee su come risolvere i problemi della città, si accoda alle mode della destra», ha detto, «credo che sia solo un’iniziativa propagandistica, peraltro già adottata un paio di anni fa da Forza Nuova».