La zona del mercato in via Battisti di notte

Pescara, buste d'acqua dai balconi sulla movida

Denuncia in questura dell’associazione dei gestori di via Battisti: speriamo non sia per le polemiche con i residenti. E il Comitato dei residenti lo esclude: "Crediamo che sia un episodio isolato"

PESCARA. Buste d’acqua lanciate dai balconi dei palazzi addosso ai passanti alle otto di sera. A denunciare l’episodio, avvenuto venerdì scorso, agli sgoccioli di una zona gialla che ha permesso le prime riaperture alla vigilia di un fine settimana di nuovo di divieti, sono Confartigianato e Pescara Viva. Con una querela presentata in questura da Pescara Viva, le due associazioni ricostruiscono il fatto che definiscono «gravissimo, in un momento durissimo in cui i locali della zona stanno provando a sopravvivere» e a un orario in cui «nel centro della città è normale che vi siano passeggio e movimento». «Non sappiamo chi sia l’autore di questo gesto inqualificabile e insensato», affermano il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale, e il presidente di Pescara Viva, Mario Palladinetti, «sappiamo però che, ormai da tempo, vanno avanti polemiche e discussioni con i residenti, i quali si lamentano dei rumori antropici del centro. Una situazione che non consente agli operatori della zona di lavorare serenamente, neppure in un momento difficile come quello attuale, segnato dalla crisi dovuta all’emergenza da Covid-19. Speriamo vivamente che l’episodio non sia in alcun modo ricollegabile a quelle polemiche».

Ma il Comitato dei residenti respinge immediatamente al mittente qualsiasi ipotesi di questo tipo: «Prendiamo le distanze da quanto accaduto», dice il portavoce del comitato Tranquillamente Battisti, Federico Di Filippo, «in quanto non ha nulla a che vedere con la nostra protesta. Anche perché noi ci lamentiamo del rumore e in questo periodo c’è poco da lamentarsi. Crediamo che sia un episodio isolato, un incidente e non un gesto volontario di qualcuno. E se al contrario ci fosse dietro qualcuno che ha voluto così protestare, lo invitiamo a mettersi in contatto con noi». (s.d.l.)

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