Pescara città dello sport 2012, il titolo costa 577 mila euro

Stanziati altri fondi nel Piano delle opere, l'Idv chiede la commissione d'inchiesta
PESCARA. Il titolo di Città europea dello sport 2012 sta costando un'enormità a Pescara. L'amministrazione comunale ha previsto nel Piano triennale delle opere pubbliche, approvato prima di Natale dalla giunta, altri 350.000 da stanziare tra il 2012 e il 2013. La cifra complessiva, sommando i fondi erogati dal Comune, Camera di commercio, Provincia e Coni, arriva così a ben 577.000 euro, il 400 per cento in più di quanto la giunta Mascia spende ogni anno per il pronto intervento sociale, cioè il fondo destinato ad aiutare i cittadini in difficoltà economiche. La cifra fa ancora più scalpore se si considera che la città di Firenze, per ottenere lo stesso titolo, ha sborsato solo 1.900 euro. Le spese allegre di questa amministrazione non hanno fine. Il centrosinistra, comunque, è sul piede di guerra e l'Idv ha già preannunciato che richiederà una commissione speciale d'indagine per questa vicenda.
CRESCE LA SPESA. La decisione dell'amministrazione comunale di inserire, nel Piano triennale delle opere pubbliche, altri finanziamenti per Pescara 2012, ha scatenato di nuovo un mare di polemiche. E' un'altra spesa del sindaco Albore Mascia contestata dal centrosinistra, dopo quelle per la collaborazione di Giordano Bruno Guerri, l'incarico alla Mirus per la redazione del progetto del Centro commerciale naturale, il Festival dannunziano, lo Stadio del mare, la bocciofila del porto. Per giustificare altri fondi, nel Piano è stato inserito il seguente capitolo: «Spese tecniche per attività finalizzate alla candidatura di Pescara città europea dello sport». Più precisamente, 200.000 euro per l'anno prossimo e 150.000 per il 2013. Totale, 350.000 euro.
Ma perché tutti questi soldi per la candidatura, quando Pescara ha già ottenuto il titolo alla fine dell'anno scorso?
Sta di fatto che i costi lievitano di mese in mese. Il Comune è partito con uno stanziamento di 60.000 euro, nel 2010, per coprire le spese per la visita di tre giorni della commissione Aces, cui era stato affidato il compito di giudicare gli impianti sportivi del capoluogo adriatico, in vista della sua candidatura a Città europea dello sport 2012. Poi, sono stati versati al comitato promotore, di cui è presidente il sindaco Luigi Albore Mascia e vice presidente l'assessore allo sport Nicola Ricotta, altri 25.000 euro alla fine dell'anno scorso e ulteriori 25.000 nel novembre scorso. Con i 350.000 previsti nel Piano delle opere pubbliche si arriva a 460.000 euro, da parte del Comune. A questa cifra si devono aggiungere i 30.000 euro versati come contributo dalla Camera di commercio, 10.000 dalla Provincia e 77.000 del Coni elargiti sottoforma di servizi. Il totale è 577.000 euro.
CHIESTA L'INDAGINE. I 350.000 euro previsti nel Piano delle opere pubbliche non sono passati inosservati. Il capogruppo dell'Idv Adelchi Sulpizio, che ha richiesto più volte all'amministrazione comunale documenti e fatture per i soldi spesi per il titolo, senza ottenere risposte concrete, vuole istituire una commissione speciale d'inchiesta. «In occasione delle festività natalizie», ha detto Sulpizio, «è sembrato giusto a Mascia e alla sua giunta di fare un bel regalo all'evento Pescara città europea dello sport e così hanno provveduto a stanziare altri 350.000 euro per le annualità 2012 e 2013».
«Il dato sconcertante», ha proseguito, «è costituito dal fatto che la spesa è stata imputata a presunte spese tecniche per la candidatura, nel momento in cui Pescara ha già ricevuto tale titolo. Inoltre, è del tutto evidente che questa spesa non è classicabile nell'ambito delle opere pubbliche. Abbiamo l'obbligo di mettere fine a questa sciagurata iniziativa, di cui nessuno sente la necessità e che, soprattutto, non porterà alcun beneficio alla città».
Il consigliere del Pd Enzo Del Vecchio ha, invece, preannunciato battaglia in aula per far togliere questa spesa dal Piano triennale. «Mascia», ha commentato, «dopo aver spregevolmente speso ben 110.000 euro, tramite il comitato incaricato, ha inserito nel Piano altri 200.000 euro, per il 2012 e 150.000, per il 2013».
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