Pescara, città invasa dallo smog: in arrivo lo stop alle auto

Le centraline continuano a segnalare superamenti del Pm10 in tutte le zone. L’assessore Scotolati: «Allo studio i blocchi infrasettimanali del traffico»

PESCARA. Non accenna a diminuire la cappa di smog che, ormai da diversi giorni, ha invaso Pescara. Le centraline dell’Arta continuano a segnalare superamenti dei limiti del Pm10, ossia le famigerate polveri sottili con diametro inferiore a 10 micron, in tutte le zone controllate della città.

E ora l’amministrazione si prepara ad un’eventuale emergenza adottando misure per ridurre l’inquinamento, come i blocchi delle auto e una riduzione della temperatura dei riscaldamenti. Ma non subito, perché Pescara non ha ancora raggiunto il tetto di 35 superamenti dei limiti giornalieri delle polveri sottili dall’inizio dell’anno, soglia oltre la quale i Comuni sono obbligati per legge a far scattare immediatamente i blocchi della circolazione stradale. Il capoluogo adriatico è a 23 anche se i dati si fermano a giovedì scorso 8 dicembre.

Fatto sta che ieri l’assessore all’ambiente Loredana Scotolati ha rivelato che l’amministrazione ha già in mente delle misure. Oltre alle domeniche ecologiche, di cui l’assessore aveva già parlato alcune settimane fa, si sta pensando ai blocchi del traffico. «Studieremo insieme ai tecnici del Cetemps (il centro di monitoraggio dell’Aquila cui il Comune ha affidato l’incarico di analizzare lo smog a Pescara, ndr)», ha spiegato, «la possibilità di adottare dei blocchi della circolazione infrasettimanali, per tre o quattro ore al giorno. Non so ancora se solo in centro o in tutta la città. Dovremo comunque verificare l’efficacia di questa misura nel ridurre le micropolveri».

Ma non c’è solo questo allo studio. L’assessore pensa anche di ripristinare l’ordinanza, già emanata l’anno scorso dal sindaco, per imporre alle famiglie una riduzione di qualche grado delle temperature delle caldaie da riscaldamento. «Anche se», ha osservato la Scotolati, «la maggior parte dell’inquinamento deriva dagli impianti termici a gasolio e dai camini».

Confermata anche l’intenzione di riadottare le domeniche a piedi. «Ovviamente», ha fatto presente l’assessore all’ambiente, «le domeniche ecologiche non sono una misura risolutiva, ma servono ad educare la cittadinanza ad evitare il più possibile l’uso dell’automobile».

Tutte queste misure, comunque, dovrebbero scattare dall’inizio del prossimo anno. Ma se il livello delle micropolveri continuerà ad essere elevato anche nei prossimi giorni, non è escluso che qualche misura possa essere anticipata già prima della fine dell’anno».

La situazione dello smog, del resto, non accenna a migliorare. L’ulteriore conferma arriva dagli ultimi dati resi noti ieri dall’Arta, riferiti a giovedì 8 dicembre. In quel giorno, si sono registrati nella zona del teatro D’Annunzio, sulla riviera di Porta Nuova, 57 microgrammi per metro cubo di Pm10, contro il limite massimo stabilito dalla legge di 50; 54, nella centralissima via Firenze; 59, in via Sacco, nel cuore di Villa del Fuoco. «Sono convinta che lo smog di via Sacco derivi dall’Asse attrezzato», ha concluso l’assessore, «i valori sono aumentati perché è cresciuto il traffico diretto ai centri commerciali per lo shopping natalizio».

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