IL FATTO

Pescara, crolli all'ateneo: allarme ignorato dal 2013

Nell’aula in cui venerdì s’è staccato il controsoffitto c’era già stato un crollo, ma nessun intervento

PESCARA. Due piani inagibili, il primo e il secondo, e la paura ancora viva nei ricordi di chi, nella tarda mattinata di venerdì, si trovava nell’aula degli esperti di lingue, del dipartimento di Lingue e letterature straniere di viale Pindaro dove è crollato un pezzo di controsoffitto, ferendo una lettrice che stava ricevendo uno studente, seduto dall’altra parte della scrivania. «Si è salvata solo perché la collega che era nella stessa stanza l’ha chiamata in quell’istante e lei ha girato la testa, rimanendo ferita solo alla spalla», riferisce uno dei 15 esperti di lingue che solitamente ricevono gli studenti e correggono i compiti in quell’aula.

Paura che fa il paio con la rabbia di chi non qualche mese fa, ma un anno e mezzo fa, era novembre 2013, aveva segnalato un crollo uguale a quello di venerdì, ma quando fortunatamente nella stanza, la stessa di venerdì, non c’era nessuno. «Ho tutto documentato», ribadisce infatti Cristina Simone che all’epoca aveva scritto al direttore del Cla che a sua volta aveva girato la segnalazione all’amministrazione, corredata delle foto che pubblichiamo a destra, chiedendo un’altra stanza per i lettori.

leggi anche: Pescara, cede il soffitto durante la lezione all'università, ferita l'esperta di lingua tedesca Paura alla facoltà di Lingue e letterature straniere durante un incontro con alcuni studenti, in una stanza dove già si erano avuti dei crolli. La lettrice trasportata in ospedale. I vigili del fuoco chiudono l'aula al secondo piano per gli accertamenti

«Ma da allora non è stato fatto niente», accusa Simone che da tempo ha smesso di frequentare l’aula ritenuta insicura per sè e per i suoi studenti di tedesco.

«È stato un evento improvviso», afferma il rettore Carmine D’Ilio, tra i primi ad andare in ospedale, venerdì, per sincerarsi delle condizioni dell’insegnante ferita. «È stato il minimo che potevo fare», ammette, «ma adesso il nostro obiettivo è restituire l’agibilità a tutti i colleghi che lavorano in quegli studi e verificarne, stanza per stanza, la sicurezza. Non possiamo permetterci che possa accadere di nuovo, e in ogni caso», va avanti il rettore, «vogliamo sapere perché è accaduto, se ci sono delle responsabilità. Per lunedì abbiamo convocato una riunione con il direttore amministrativo e la ditta che si occupa della manutenzione e tutti gli uffici di competenza per vedere come procedere e capire meglio che cosa è successo, e perché. È chiaro che dovremo andare comunque a verificare stanza per stanza, e non solo quelle del dipartimento di Lingue, ma di tutto l’edificio, tenendo comunque conto che su Pescara è in corso un programma di intervento che proprio da lunedì, dopo Architettura, avrebbe interessato Lingue con l’inizio dei lavori. Purtroppo è andata così, mi dispiace, ma l’importante è che alla fine, a parte la grande paura, non è successo niente di grave».

Quanto alla segnalazione di un anno e mezzo fa, il rettore dice che non ne sapeva niente: «Non posso sapere tutto, m ain ogni caso sarà chiarito tutto nella riunione di lunedì. Da lunedì», conclude, «cominceremo a lavorare per rimettere in sicurezza i locali e verificarne la collocazione della controsoffittatura». (s.d.l.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA