«Pescara deve avere una moschea»
Sel critica i residenti di via Pisa contrari al luogo di culto, ma la protesta continua
PESCARA. Non si placano le polemiche sull’associazione culturale per musulmani, definita una moschea, realizzata in alcuni locali di via Pisa. Ieri Sinistra, ecologia e libertà ha criticato i residenti che continuano a lamentarsi per la presenza di quel luogo di culto, considerato da loro pericoloso e illegale.
I coordinatori provinciale e comunale di Sel Daniele Licheri e Roberto Ettorre, insieme ai consiglieri comunali Daniela Santroni e Ivano Martelli, hanno firmato una nota in cui contestano l’atteggiamento assunto dagli abitanti di via Pisa. «A Pescara», si legge nella nota, «alcuni stentano ancora a riconoscere con formula piena la libertà do associazionismo culturale e religioso, nascondendosi dietro pretese di rispetto della legge». «Pescara», proseguono gli esponenti di Sel, «è una città multietnica, multireligiosa e multiculturale, sarebbe molto saggio preoccuparsi di renderla accogliente anche per persone di fede differente da quella cattolica, per esempio, attraverso l’individuazione di locali pubblici dove potervi svolgere funerali laici o atei».
Sel ricorda in proposito una sentenza del Consiglio di Stato «nella quale viene chiaramente esplicitato che non vi è necessità del cambio di destinazione dell’immobile in edificio di culto».
Di tutt’altro parere il portavoce dei residenti Luciano Alessandrini. «Si ribadisce ancora una volta, anche a coloro che fanno finta di non capire», afferma il portavoce, «che il problema è la sicurezza, sia fisica che igienico-sanitaria. Certamente, le visite concordate porteranno a rappresentare una situazione forse distante dalla realtà». «Sarebbe stato interessante», sottolinea, «che le verifiche fossero state fatte immediatamente dopo l’invio delle lettere, in ore serali, senza preavviso e sarebbe sicuramente balzato agli occhi che i dettami igienici del consumo dei pasti dovrebbero valere come valgono per tutti coloro che decidono di aprire attività».
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