Una grande festa per l’ultimo saluto a Marco La Sorda / VIDEO

foto di Giampiero Lattanzio
Stamane i funerali. L’atmosfera, al di là della forte commozione, voleva essere quella delle belle serate in discoteca, che tante volte sono state animate proprio dal noto dj
PESCARA. Una grande festa per l’ultimo saluto a Marco La Sorda, il dj pescarese morto venerdì a 51 anni e del quale questa mattina, nella chiesa di San Luigi, si sono tenute le esequie. Tanti amici, tutti rigorosamente vestiti di bianco, per dare l’addio a un uomo, un amico, un fratello, che ha trascorso la propria esistenza a far ballare gli altri, con il compito di dispensare gioia e divertimento.
L’atmosfera, al di là (com’è ovvio) della forte commozione, voleva essere quella delle belle serate in discoteca, magari in riva al mare, che tante volte sono state animate proprio da Marco. E i presenti, all’uscita dal funerale, lo hanno omaggiato ballando sulle note dei suoi tre dischi preferiti, tra cui "Point of view", successo dell’estate 2002 targato DB Boulevard. Insomma, la positività e la solarità come faro immancabile, a indicare sempre la via.
Il piazzale si è così trasformato in un improvvisato dj set. Il corteo è partito dalla camera ardente in scooter o in moto per accompagnare Marco in chiesa, dove si è poi svolta la funzione. Tra coloro che hanno portato il feretro fino all’altare c’era l’imprenditore balneare Stefano Cardelli, ex assessore al commercio nella giunta Mascia, che ha organizzato molte serate in cui La Sorda era protagonista.
Erano i tempi della Fabbrica e della leggendaria agenzia Localbus, che ha fatto la storia della movida pescarese tra gli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio. Al termine della messa, sul sagrato, è stata suonata anche una toccante canzone per Marco: “Il dj che fa ballare anche il cielo”. Il brano descrive, praticamente, ciò che lui è stato, celebrando il suo percorso artistico ma anche il suo grande cuore. Che nessuno potrà mai dimenticare né cancellare.
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