Pescara, i lavoratori della Soget «Salvate i nostri posti» 

Allarme licenziamenti tra i 160 dipendenti per l’arrivo di una nuova società di riscossione delle tasse. Ma Alessandrini congela il passaggio di consegne

PESCARA. «Aiutateci a salvare i nostri posti di lavoro». È l’appello unanime lanciato ieri dai sindacati e dai dipendenti della Soget all’amministrazione comunale, che si appresta a dare il benservito, dopo 15 anni di attività a Pescara, prolungata con 13 proroghe, alla società di riscossione, per affidare l’incarico di esattore delle tasse, dal primo luglio, ad un’azienda con super poteri chiamata Agenzia delle entrate - Riscossione, diretta emanazione del ministero dell’Economia e delle finanze. La stessa società che manderà in pensione Equitalia.
Ma ieri pomeriggio sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil e una ventina di lavoratori della società si sono presentati in Comune per chiedere di bloccare questa operazione che metterebbe a rischio 160 posti di lavoro. E un primo risultato è stato raggiunto, perché il sindaco Marco Alessandrini e l’assessore ai tributi Giuliano Diodati hanno assicurato che congeleranno l’apposita delibera, per sostituire la società di riscossione (all’ordine del giorno del consiglio comunale di oggi), fino a venerdì prossimo, per consentire ai tecnici dell’ente di studiare la possibilità di prolungare per qualche mese il servizio della Soget, in attesa che governo e Regione adottino misure per tutelare l’occupazione.
I segretari di Filcams Cgil Lucio Cipollini e Diego Salvitti, di Fisascat Cisl Antonino Selvaggi e della Uil Simona Tucci, si sono presentati ieri pomeriggio in Comune, insieme ai dipendenti, per essere ricevuti dal sindaco e dall’assessore. Alla riunione hanno partecipato anche alcuni consiglieri, tra cui Stefano Casciano (Mdp) promotore dell’incontro.
Gli stessi sindacati avevano partecipato ad un vertice in mattinata convocato dal vice presidente della Regione Giovanni Lolli, presente anche l’Anci, per esaminare il caso Soget. Tra l’altro, la società di riscossione ha già dichiarato il licenziamento di 27 lavoratori, di cui 20 in Abruzzo. Ma se dovesse perdere l’incarico a Pescara e anche in altre zone della regione, allora il numero degli esuberi potrebbe schizzare all’insù. È ciò che hanno spiegato nel pomeriggio i sindacati all’amministrazione comunale e ai consiglieri riuniti in sala giunta. «Abbiamo chiesto questo incontro perché temiamo dei licenziamenti», ha spiegato il segretario regionale della Filcams Lucio Cipollini, «ci preoccupa la data del primo luglio, quando la riscossione dei tributi comunali di Pescara dovrebbe passare alla nuova società Agenzia delle entrate - Riscossione. L’aspetto che ci preoccupa è quello occupazionale. Mentre i dipendenti di Equitalia verranno assorbiti dalla nuova società, quelli della Soget sono stati dimenticati». Nel decreto legge, che istituisce Agenzia delle entrate - Riscossione e consente ai Comuni di avvalersi di questa nuova società per la gestione dei tributi, non c’è nessuna norma che tuteli i posti di lavoro della Soget. Tra l’altro, la legge del 2005 che ha istituito Equitalia ha consentito alle società private di continuare l’attività di riscossione della fiscalità locale grazie alla scissione di un ramo d’azienda.
«Per questo motivo», ha fatto presente Simona Tucci della Uil, «chiediamo al Comune di temporeggiare, in attesa che venga inserita una clausola di salvaguardia dell’occupazione». «Del resto», ha avvertito Fabrizio Cambise dipendente Soget, «il termine del primo luglio per il passaggio al nuovo gestore non è perentorio». Alessandrini e Diodati si sono mostrati disponibili a trovare una soluzione per salvaguardare i lavoratori. «Se non dovessimo avere controindicazioni», ha detto Alessandrini, «rinvieremo la data del 30 giugno (cioè la scadenza della proroga alla Soget, ndr) per venire incontro ai dipendenti».
«Il Comune ha fatto un esperimento a gennaio», ha ricordato il capogruppo Marcello Antonelli (Forza Italia), «ha consentito alla Soget di continuare il servizio scaduto a fine dicembre prorogandolo solo il 16 febbraio. Adesso potrebbe fare lo stesso». «Allora congeliamo la delibera fino a venerdì 30 giugno», ha sottolineato Diodati, «nel frattempo, faremo un approfondimento. Se gli uffici ci dicono di sì, potremo far continuare l’attività alla Soget per qualche mese». Intanto, i sindacati torneranno giovedì mattina alla Regione e nel pomeriggio incontreranno di nuovo il sindaco per fare il punto della situazione. Infine, qualche critica è giunta dal capogruppo Guerino Testa (lista Pescara in Testa): «l’amministrazione prende sempre decisioni in zona Cesarini. Per evitare rischi di licenziamenti alla Soget, dovrebbe ricorrere ad una gara d’appalto con una clausola per salvaguardare l’occupazione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA