Pescara, il nuovo Consiglio appeso a quattro voti

Continua la conta dei suffragi da parte della Commissione elettorale, il verdetto sugli eletti forse solo mercoledì prossimo

PESCARA. La prima data certa da cerchiare in rosso sul calendario è la proclamazione del neosindaco Marco Alessandrini, prevista lunedì mattina alle 10. Il passaggio di consegne con il primo cittadino uscente Luigi Albore Mascia segna ufficialmente l’inizio della nuova amministrazione guidata dal centrosinistra. Ma per conoscere con certezza la composizione del nuovo consiglio comunale bisognerà attendere qualche giorno in più, con tutta probabilità mercoledì in base alle stime del presidente dell’ufficio centrale elettorale Angelo Bozza. Tra le due liste, Liberali per Pescara e Insieme bene comune, entrambe collegate con la coalizione di centrosinistra, al momento ci sarebbe una differenza sottilissima di appena quattro voti.

La commissione elettorale, anche ieri mattina, si è riunita in municipio per effettuare controlli e riconteggi sui singoli verbali delle sezioni, in modo da acclarare una volta per tutte a chi spetta l’ultimo seggio in bilico. In vantaggio di una manciata di voti sembrerebbe esserci la lista civica Insieme bene comune, con la seconda candidata più votata Antonella Santeusanio (181 preferenze), di professione avvocato, che dovrebbe spuntarla sul secondo dei Liberali per Pescara, Riccardo Padovano, rappresentante del sindacato dei balneatori Sib/Confcommercio, che ha chiuso la tornata elettorale a quota 346 voti.

Ma in ballo ci sono anche Sel e il 13esimo candidato del Pd, separati dai Liberali e Insieme bene comune da circa una ventina di voti di differenza. Tutto questo nonostante l’indicazione del sito internet del ministero dell’Interno che assegna ai Liberali il secondo consigliere eletto.

In questa fase delicata, scandita da una lunga conta all’ultimo voto, tutto è ancora in bilico e nei prossimi giorni, fino al termine delle operazioni di verifica, potrebbero esserci nuove sorprese. Al momento, la commissione elettorale ha esaminato 10 liste sulle 21 che si sono date battaglia alle amministrative del 25 maggio scorso.

L’altro nodo da sciogliere riguarda la ripartizione del numero dei consiglieri tra maggioranza e opposizione: il Viminale assegna 20 seggi al centrosinistra e 12 a Forza Italia, Pescara Futura e Movimento 5 stelle, mentre fino al giorno prima del ballottaggio sembrava essere passata l’ipotesi di 19 consiglieri per la coalizione di Alessandrini e 13 per le minoranze, con una poltrona in più destinata al Movimento 5 stelle. La prima tesi sembra oggi più convincente, avvalorata da una sentenza recente del Consiglio di Stato del 26 novembre 2013 che annulla una decisione del 2011 del Tar dell’Aquila.

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