Pescara, l'attacco del Pd: «Sede della Regione in ritardo di 1.100 giorni»

14 Settembre 2025

Maxi progetto in centro, i Dem parlano di «una struttura sbagliata e costosa che bloccherà solo ulteriormente la città». E Masci replica: «Realizziamo ciò che altri non hanno nemmeno immaginato»

PESCARA. Sono pronte a partire tra pochi giorni le ruspe a sud della stazione, in via Teramo, per iniziare il primo lotto del maxi progetto che darà nuova vita all’ex area di risulta. Ma mentre i lavori si apprestano a iniziare, montano le polemiche sulla struttura più ambiziosa e dibattuta del progetto: la sede della Regione che rientra nel terzo lotto e dovrebbe essere realizzata nella zona dove ora si trova il parcheggio dei bus. Un progetto che però sta subendo «un ritardo clamoroso», attacca il Partito Democratico, ieri nel punto dove dovrebbe sorgere il palazzo della Regione.

Secondo i Dem ci sono voluti ben 1.100 giorni dal protocollo d’intesa del 20 settembre 2022 per arrivare al primo passo formale: l’approvazione del Dip (Documento di indirizzo per la progettazione), avvenuta solo il 4 settembre scorso. Ma da Palazzo di città non manca la replica del sindaco di Forza Italia Carlo Masci, che non ha intenzione di fermare il progetto ed è già pronto a indire la gara per il secondo lotto. «Noi facciamo cose che gli altri non sono riusciti a fare e che in molti casi non hanno neanche immaginato di fare», risponde così Masci.

«PRIMO PASSO IN RITARDO» - «Ci sono voluti 1.100 giorni solo per compiere il primo passo, per di più nella direzione sbagliata». Parte così l’attacco dei dem sul progetto della sede della Regione nell’area di risulta. A partecipare ieri l’Unione comunale del Pd, insieme al vice presidente del consiglio regionale Antonio Blasioli, al gruppo consiliare in Comune, ai segretari dei circoli e al candidato sindaco del centrosinistra Carlo Costantini. «Quel protocollo», spiega Blasioli, «prevedeva anche la firma dell’accordo di programma entro tre mesi, ma anche in questo caso dobbiamo registrare un ritardo di 5 mesi». Il Defer 2024-2026 prevedeva l’avvio dei lavori tra fine 2024 e inizio 2025, ma secondo il Pd, oggi si è ancora fermi alle linee guida. «I lavori dovrebbero essere già in corso da 9 mesi e invece si parla ancora di indirizzi per la progettazione», dice Blasioli, che poi attacca il progetto nel merito.

«È un’opera costosa, inutile e addirittura dannosa». Secondo i dem, la localizzazione è sbagliata, il dimensionamento inadeguato, e i circa 55 milioni di euro previsti non permetteranno neppure di accorpare tutti gli uffici regionali. «In più, mancano 9 milioni per il silos nord e il silos sud ha già subito un aumento di un milione. Altri 2-3 milioni potrebbero servire per la bonifica dell’area». Per il candidato sindaco del centrosinistra «questa maggioranza soffre di annuncite perché nel 2022 fece l’annuncio in tutta fretta della realizzazione della sede della Regione nell'area di risulta ma alla fine tutto si è trasformato in un annuncio vuoto», spiega Costantini, «sono passati oltre due anni e non c'è traccia di nulla e nemmeno del concorso per la progettazione ma purtroppo nel frattempo i problemi nella città vanno avanti e nell'arte di risulta si procede a macchia di leopardo».

LA REPLICA - Non si è fatta attendere la replica del sindaco Masci, che difende l’operato dell’amministrazione e della Regione. «La risposta è chiara e succinta. Noi facciamo cose che gli altri non sono riusciti a fare e che in molti casi non hanno neanche immaginato di fare», dice Masci, «l’area di risulta è stata per quasi quarant’anni il sogno proibito dei pescaresi, tutti quelli che si sono cimentati in quella sfida impossibile l'hanno persa, oggi invece è diventata realtà. E non è accaduto certamente grazie a quelli che hanno solo parlato e che continuano a denigrare chi fa, l'unica cosa che a loro riesce alla perfezione. Oggi sull’area di risulta il Comune ha già completato la prima fase di bonifica e, in questi giorni, sta facendo partire i lavori del parcheggio lato sud e parco, oltre alla gara perla progettazione del parcheggio centrale sotterraneo e della piazza/parco in superficie, mentre la Regione ha approvato il Dip per la sede attesa da 55 anni».

Masci non ci sta a sentir parlare di ritardi: «Se proprio dobbiamo parlare di ritardo, non è certo quello di qualche settimana o qualche mese che si è creato in questo periodo, ma dell'abissale ritardo privo di idee e prospettive dei 50 anni precedenti al nostro arrivo. Perché una cosa è certa: da quando ci siamo insediati, in Comune e in Regione, si sono concretizzate attività e opere fondamentali, a Pescara, che da tantissimi anni erano rimaste al palo. Se il Pd, nei tanti anni che ha governato dovunque, avesse avuto almeno un'idea, non dico un progetto, non starebbe oggi a strillare e protestare per qualche mese di ritardo fisiologico della Regione. Ma l'abbiamo già detto e ripetuto: il Pd è bravo a parlare e a denigrare, non a fare».

@RIPRODUZIONE RISERVATA