Pescara, mancano i soldi: regata dei Gonfaloni a rischio

Il Comune mette solo 2.500 euro, l’organizzatore Verzulli: le aziende ci diano una mano

PESCARA. La Regata dei gonfaloni, prevista per i giorni 10 e 11 settembre, rischia di saltare quest'anno. I 2.500 euro che l'amministrazione comunale è disposta a concedere all'associazione Il Maestrale per organizzare la storica manifestazione - svoltasi in passato nei mesi di luglio o di agosto con migliaia di spettatori - bastano appena per pagare i giudici e i cronometristi. Il resto della spesa, 88mila euro, non è coperta. Ma i pescatori non si arrendono e lanciano un appello agli imprenditori della città affinché diano un contributo per salvare la Regata.

La decisione del Comune di stanziare, per la prima volta, una cifra così bassa è stata come una mazzata per gli organizzatori, che speravano di poter realizzare quest'anno una manifestazione piena di sorprese, tra cui una sagra del pesce e una gara della Nazionale italiana di canottaggio «on the road». In passato, le cifre stanziate per questo evento, giunto alla 17esima edizione, andavano dai 15mila ai 30mila euro.

«I pescaresi, quando mi incontrano, mi incoraggiano ad andare avanti», racconta Giovanni Verzulli, dell'associazione Il Maestrale, «sono convinto che riusciremo a farla, ma spero che qualche impresa pescarese contribuisca alla spesa». Verzulli evita di sollevare polemiche nei confronti del Comune. «Parlerò alla fine», dice. Ma è chiaro non si aspettava che l'amministrazione tagliasse le spese per la storica regata per concedere contributi a pioggia ad altre manifestazioni, tra cui 2mila euro per Clown Toppy show. Quando i consiglieri si sono visti arrivare in commissione le due delibere con i finanziamenti per la Regata e per i Clown non volevano credere ai loro occhi. Tra l'altro, sul provvedimento riguardante il contributo di 2.500 per i Gonfaloni è nato addirittura un giallo. Il vice sindaco Berardino Fiorilli ha rivelato che la giunta non lo ha approvato. Sarebbe, quindi, passato in commissione senza il visto di sindaco e assessori. Intanto, Verzulli va avanti. «Abbiamo ridotto le spese da 90 a 25mila euro», spiega, «vogliamo fare richiesta al ministero perché ci conceda una deroga al fermo biologico per organizzare una sagra del pesce». Sono stati già invitati gli atleti della Nazionale di canottaggio «on the road» per battere il record dei 100 chilometri con i vogatori, detenuto dagli inglesi.

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