Pescara, parte il Black Friday: ma i piccoli negozi si ribellano agli sconti

Iniziata la settimana degli sconti. Confesercenti: «Noi le offerte le facciamo tutto l’anno», e Confcommercio: «Scelta libera, ma meglio starci»
PESCARA. È ufficialmente iniziata la settimana degli sconti legati al Black Friday. Ormai da anni, l’iniziativa di vendite promozionali che coincide con l’ultimo venerdì di novembre, si è ampliata sempre di più, passando ad essere una intera Black week. Già da ieri sulle vetrine di Pescara, sono spuntate le grafiche adesive per annunciare gli sconti che vanno dal 20 fino anche al 50 per cento. Se è vero che le grandi catene e i franchising ormai puntano tantissimo sull’ultima settimana di novembre per dare il via allo shopping natalizio, quest’anno molti negozi di vicinato della città hanno scelto di andare controtendenza e di non aderire all’iniziativa nata in America, ma ormai divenuta una prassi anche in Italia. E così se sulle vetrine del passeggio i grandi negozi segnalano le scontistiche riservate all’interno, quelli più piccoli hanno scelto di comunicare già da settimane, attraverso i social, direttamente a clienti e follower la loro decisione.
I motivi spiegati dai commercianti sono legati a una forma di rispetto verso la clientela fidelizzata che ha fatto acquisti anche nelle ultime settimane e che ricevono piccole scontistiche e agevolazioni durante tutto l’anno. Pienamente d’accordo con i negozianti che hanno detto no al venerdì nero, la presidente di Confesercenti Pescara Marina Dolci che commenta soddisfatta la scelta dei colleghi. «Finalmente ci siamo liberati dai vincoli di questa iniziativa che non ci appartiene. Non aderiamo, ma continueremo sempre a garantire ai nostri clienti un occhio di riguardo. Capisco le grandi catene, ma per i negozi di vicinato, che abbelliscono e illuminano le città, il Black Friday non è sostenibile. Noi non abbiamo grandi magazzini per stoccare la merce e abbiamo un turn over molto più veloce di quelli dei franchising. Questo vuol dire che vendere a prezzi scontati non produce praticamente nessun margine e ci svuota di merce in vista del Natale. Non possiamo permetterci di fare questo. Finalmente si stanno aprendo gli occhi. Prima sembrava quasi di non essere adeguati e di doversi adattare per forza, altrimenti si rimaneva fuori da questa vendita effervescente. Ora invece è chiaro che non c’è più rientro per noi», conclude la presidente di Confesercenti che ricorda come l’associazione sia al lavoro anche per posticipare la data dei saldi invernali e per «arginare la concorrenza che arriva dall’online anche chiedendo una tassazione maggiore visto che noi abbiamo l’iva al 22 per cento, mentre le vendite online non arrivano nemmeno al 10 per cento». Di tutt’altro avviso Enzo D’Ottaviantonio di Federmoda Confcommercio Pescara che ricorda che «pur rimanendo una scelta libera di ogni singola attività, resta il fatto che il Black Friday esiste e continuerà ad esistere. Poi sta a ciascuno decidere se subirlo o cavalcarlo. Io personalmente preferisco la seconda ipotesi, ed ecco perché nel mio negozio farò gli sconti e non dureranno solo venerdì, ma tutto il weekend andando oltre fino ai primi tre giorni di dicembre. Questo è il momento che tanti aspettano per iniziare con gli acquisti di Natale, ma le persone hanno una capacità di spesa ridotta, quindi le promozioni vanno loro incontro. Essendo fine mese, molte carte di credito non possono essere utilizzate, quindi scavallare ai primi del mese, apre la possibilità a un maggior numero di persone».

