Pescara senza freni: 6-0 contro il Vicenza

1 Maggio 2012

Il Pescara, dopo due vittorie in trasferta, torna all'Adriatico: sugli spalti quasi 15 mila spettatori per applaudire i biancazzurri, secondi in classifica con 68 punti

PESCARA (4-3-3-): 22 Anania 6, 14 Balzano 6,5 (18'st Zanon 6), 6 Romagnoli 7, 5 Capuano 7, 15 Bocchetti 6,5, 26 Nielsen 7, 10 Verratti 7,5, 4 Cascione 7, 16 Caprari 6 (18'st Sansovini 6,5), 17 Immobile 7 (22'st Maniero 6), 11 Insigne 8. A disp: 57 Cattenari, 13 Brosco, 20 Gessa 23 Kone. All.: Zeman.

VICENZA (4-4-1-1):
Pinsoglio 5, Soligo 5, Brigenti 5, Pisano 5, Giani 5,5; Mustacchio 6, Rigoni ng (19'pt Bianco 5,5), Botta 6, Gavazzi (8'st Capitanio 5,5); Pinardi 5 (15'st Maiorino 5,5) Baclet 5. A disp.: Acerbi, Bariti, 10 Abbruscato, 27 Paolucci. All.: Cagni.

ARBITRO:
Leonardo Baracani di Firenze.
RETI: 15' e 34' pt Insigne, 15'st Pisano (aut), 19'st Sansovini, 21' Immobile, 36'st Nielsen.
NOTE: angoli 9 a 3 per il Vicenza, spettatori 14746 di cui 2882 abbonati. Ammoniti: Verratti e Bianco. Verratti, già diffidato, salterà la partita di sabato a Grosseto

La classifica lo dice in maniera "virtuale" (Livorno-Torino inizia quando all'Adriatico avranno finito la doccia) ma oggi più che mai il campo afferma una verità incontestabile: c'è una squadra che gioca, diverte e vince come nessun'altra, è il Pescara di Zeman. Una squadra che ormai è difficile anche confrontare con altre, non solo in una categoria, la B, nella quale può essere solo di transito. Per ribadire il concetto, contro i biancorossi di Cagni, apparsi in condizione davvero disastrosa, a Verratti e compagni non è servito neanche riproporsi nella versione super delle ultime due trasferte per mettere in cassaforte altri tre preziosi punti nella volata verso la serie A.

Un 6-0 (e potevano essere di più) che parla da solo. I biancazzurri si presentano nell'ormai consueto undici con Bocchetti a sinistra e l'indistruttibile Balzano a destra, soliti triangoli in mediana e attacco; i vicentini partono con l'ex Pinsoglio tra i pali e una difesa rivista con Brighenti e Pisano centrali, Soligo e Giani esterni, Pinardi fa il trequartista dietro a Baclet preferito ai più referenziati Abbruscato e Paolucci, davanti alla maginot di metà campo pilotata da Botta che ha presto perso il dinamico Rigoni per un pestone.

Giusto il tempo di assestarsi in campo, e i biancazzurri cominciano il tiro a segno su Pinsoglio. Dopo un paio di "provini" senza fortuna e un brivido con Anania quasi beffato da Baclet e Capuano a sbrogliare, Verratti serve un pallone col contagiri a Lorenzo il Magnifico da Frattamaggiore che dal dischetto controlla e fulmina in gol. Da quel punto in poi è quasi accademia, i biancazzurri affondano quando vogliono e se il bottino tarda a incrementarsi è solo perché i compagni iniziano a cercare con insistenza immobile che evidentemente vogliono portare al record storico dei 30 gol. Il raddoppio di Insigne nel finale di primo tempo con pallonetto dalla sinistra sul secondo palo, se cercato, come pare, è un altro colpo da spellarsi le mani.

Ma al rientro dal riposo sul malcapitato Vicenza si abbatte un vero uragano: Immobile sale a quota 27, prima con una zuccata sporcata da Pisano, poi con un pallonetto delizioso dai 20 metri, in mezzo realizza anche Sansovini, entrato per un Caprari che non ha entusiasmato l'incontentabile Zeman. C'è tempo perché Nielsen coroni il sogno di realizzare sotto la Nord. E si va a chiudere con lo stadio che canta, balla, acclama i suoi eroi. Zeman in testa, ovviamente.

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