Pescara-Zeman, è fattaIl boemo è biancazzurro

Accordo raggiunto: contratto annuale da 260mila euro più 100 mila euro in caso di promozione. Prime mosse di mercato: via tutti i senatori, si punta sull'attaccante Insigne e sul difensore Romagnoli
PESCARA. Zdnek Zeman è il nuovo allenatore del Pescara. E’ finita pochi minuti prima della mezzanotte di eri la cena tra Zeman e la dirigenza del Pescara. I dirigenti hanno strappato l’accordo con il boemo sarà presentato sabato alle 12 al porto turistico. Il boemo firmerà un contratto annuale da 260 mila euro più eventuale premio promozione da 100 mila euro
Intanto si parla già di calciomercato. Rivoluzione in vista: via tutti i senatori. Si torna alla carica per il bomber Insigne, ora al Foggia ma di proprietà del Napoli, nonostante il pressing del Crotone. Piace il difenzore Romagnoli, anche lui lìanno scorso in Puglia col boemo ma di proprietà del Milan. Di queste prime mosse di mercato si è accennato nella cena decisiva di ieri sera a Roma. Alla cena all’hotel Majestic in via Vittorio Veneto a Roma c'erano il presidente De Cecco, l'amministratore delegato Sebastiani, il direttore sportivo Delli Carri, il neo socio Renato Fezia e l’avvocato di fiducia Fraccastoro.
Zeman, che prende il posto di Di Francesco, ormai destinato alla panchina del Lecce, è reduce dall'avventura in Prima Divisione col Foggia, con cui ha chiuso al sesto posto nel girone B, sfiorando la qualificazione ai play-off.
Cominciata la carriera di tecnico nelle giovanili del Palermo e messosi in luce col Licata, Zeman guida poi il Foggia in C1 e Parma e Messina in B. Torna sulla panchina dei pugliesi nel 1989 e nel giro di due anni li porta in A praticando un calcio offensivo e spettacolare. A Foggia lancia giocatori come Signori, Baiano, Rambaudi e nel '94 viene chiamato alla guida della Lazio. Tre stagioni in biancoceleste, in cui colleziona un secondo e un terzo posto, poi l'esonero e l'ingaggio alla Roma, dove rimane per due anni.
Nelle stagioni successive Zeman siede sulle panchine di Fenerbahce, Napoli in A, Salernitana e Avellino in B, Lecce in A, Brescia fra i cadetti e ancora Lecce ma stavolta in B. Il boemo, però, non riesce a lasciare il segno, colleziona esoneri e nel 2008 va ad allenare la Stella Rossa in Serbia ma senza fortuna. La scorsa estate Casillo lo richiama al Foggia in Prima Divisione, ora l'avventura col Pescara.