Pista ciclabile in via Moro Spariscono 130 posti auto

Consiglieri divisi sull’opera che unirà le periferie di Pescara e San Giovanni Teatino Ma il Comune non può fermarsi, altrimenti perderà 650mila euro della Regione

PESCARA. In via Aldo Moro, verrà realizzata una pista ciclabile per collegare Pescara a San Giovanni Teatino. Ma l’opera costerà cara ai residenti perché cancellerà circa 130 posti auto. L’amara sorpresa è emersa ieri mattina, quando le commissioni Grandi infrastrutture e Lavori pubblici si sono recate sul posto per rendersi conto del tipo di intervento che si andrà a realizzare. Intervento che fa parte del Piano particolareggiato di Fontanelle. E il progetto ha suscitato non poche perplessità, non solo tra i consiglieri di opposizione, ma anche tra quelli di maggioranza.

Ma il Comune non si può fermare perché, entro il prossimo 31 dicembre, dovrà presentare il progetto esecutivo e avviare la gara d’appalto. In caso contrario, perderà i finanziamenti regionali Par-Fas, pari a 659mila euro, destinati alla costruzione del percorso ciclabile tra Pescara e San Giovanni Teatino. Gli interventi consistono nella realizzazione di un tratto di pista ciclopedonale in un percorso articolato lungo alcune vie della periferia della città, quali un tratto di via Volta, via Aldo Moro fino all’intersezione con Fontanelle e poi via delle Casette, via Tirino fino al confine con il Comune di San Giovanni Teatino lungo via Cavour, per terminare il percorso nei pressi della chiesa di San Rocco.

Ma per realizzare la pista dovranno essere sacrificati tutti i parcheggi presenti sul lato nord di via Moro. E non solo. «Verranno tolti anche i posti auto a fianco dello spartitraffico per consentire di allargare la carreggiata», fa presente il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, «altrimenti, non ci sarà lo spazio per far transitare i mezzi pubblici. In tutto, verranno tolti 130 posti auto». Qualche perplessità è stata espressa anche dal presidente della commissione Grandi infrastrutture Francesco Pagnanelli. «Sono favorevole a una pista ciclabile in periferia, ma bisogna verificare meglio il problema dei parcheggi». Inoltre, sarebbero emersi altri problemi. «In via Moro sono presenti un’autofficina e la Soget, entrambe penalizzate dalla pista ciclabile», aggiunge Antonelli. Poiché alcune aree oggetto degli interventi sono di proprietà privata, il Comune sarà costretto a fare degli espropri, con il rischio di eventuali ricorsi al Tar. Bisogna ricordare, in proposito, che sono state presentate nei mesi scorsi 4 osservazioni al procedimento di esproprio, di cui 2 bocciate.

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