Porto, operatori in allarme dipendenti a rischio licenziamento

La marineria denucia la mancanza di infrastrutture e assistenza adeguate, una situazione che definiscono "drammatica"

PESCARA. Un manifesto funebre per annunciare la morte del porto e dell'economia pescarese. Si è aperta così stamane la conferenza stampa di pescatori, operatori marittimi e turistici, che lamentano le pessime condizioni dello scalo pescarese. A preoccupare non è soltanto il fondo insabbiato del porto canale, in cui pochi giorni fa gli armatori esasperati si erano tuffati per dimostrare che l'acqua arriva alle ginocchia. Gli operatori denuciano la mancanza di infrastrutture e assistenza adeguate, una situazione che definiscono «drammatica»: molte società sono state costrette a licenziare o a mettere in cassa integrazione i dipendenti. «Se la situazione non cambia», dicono, «saranno molti di più i posti di lavoro persi».