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Primo dei non eletti fa ricorso al Consiglio di Stato

PESCARA. Giancarlo Di Federico, il primo dei non eletti, della lista civica «Persone comuni per Pescara», contesta l’esito del voto delle elezioni dell’anno scorso. Sostiene di aver preso più voti...

PESCARA. Giancarlo Di Federico, il primo dei non eletti, della lista civica «Persone comuni per Pescara», contesta l’esito del voto delle elezioni dell’anno scorso. Sostiene di aver preso più voti del consigliere eletto della sua lista Adamo Scurti. Per questo ha già presentato ricorso al Tar e ora ha fatto lo stesso al Consiglio di Stato. A suo dire, gli mancherebbero solo 3 voti per entrare in consiglio al posto di Scurti. «Adesso che ho la certezza che le schede rinvenute dalla prefettura nei seggi elettorali da me indicati contengono il mio nome e cognome a fianco della mia lista di appartenenza», ha affermato, «non ho dubbi sull'esito favorevole del ricorso in secondo grado alla luce anche della sentenza della Corte costituzionale che attribuisce rilevanza primaria alle preferenze». «Dalle operazioni di verifica esperite dalla prefettura», ha spiegato, «è emersa con forza la perfetta corrispondenza circa la volontà di voto espressa ex ante dagli elettori delle sezioni 97 e 31. Il risultato che si è prodotto in seguito a tale verifica: l'avere optato per il voto disgiunto apponendo il cognome Di Federico sul rigo corrispondente alla lista Persone comuni senza barrare il simbolo e quindi tracciando il crocesegno sul simbolo della lista M5S».

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