Qualità dell’aria, rumori e disabili: ecco i nodi che bloccano la filovia a Pescara

Il comitato Via emette un preavviso di rigetto e dà trenta giorni alla Gtm per risolvere le questioni Russo: "Risolveremo subito il problema, ma chi paga per i ritardi?". Gli ambientalisti: è una vittoria

PESCARA. Sono tre i nodi che bloccano il proseguimento dei lavori della filovia: l’inquinamento acustico, la qualità dell’aria e le barriere architettoniche. Si tratta dei rilievi mossi dal comitato Via (Valutazione impatto ambientale) e che hanno portato l’organismo regionale ad emettere un preavviso di rigetto del progetto, tanto contestato da associazioni ambientaliste e da una parte dei residenti, e a concedere alla Gtm, la società committente dell’intervento, 30 giorni di tempo per rispondere alle criticità segnalate.

Il presidente della Gtm Michele Russo si è detto stupefatto di questa decisione, ma ha comunque assicurato che presenterà subito la documentazione richiesta. Soddisfatti del risultato raggiunto, invece, gli ambientalisti e le associazioni Strada parco e Carrozzine determinate Abruzzo.

Il verdetto del comitato Via. Il parere del comitato di coordinamento regionale per la Valutazione di impatto ambientale è stato espresso giovedì sera. La riunione è andata avanti per tutto il pomeriggio con alcune audizioni e poi con il dibattito. Sono stati sentiti Augusto De Sanctis e Loredana Di Paola, per il Wwf; Claudio Ferrante, per l’associazione Carrozzine determinate Abruzzo; Giovanni D’Intino, come tecnico del Comune; Roberto De Pamphilis, per Oltre il gazebo; Michele Russo, per la Gtm; i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri (Pdl) e Maurizio Acerbo (Prc). Anche la Provincia, con i suoi tecnici, ha espresso parere negativo sul progetto con la seguente motivazione: «Dal contenuto delle integrazioni allo studio preliminare ambientale, trasmesso dall’ingegner Fabiani della Gtm, si evince chiaramente l’impossibilità di verificare in modo rigoroso i possibili effetti negativi sull’ambiente, in quanto l’opera non si trova nella fase di progettazione preliminare, ma è per la maggior parte realizzata. Né la nostra normativa nazionale prevede, anche in casi eccezionali, di regolarizzare ex post atti non conformi alle procedure in materia di Via».

Ed ecco il verdetto del comitato Via. «È stata rilevata», si legge, « la non esaustività degli approfondimenti relativamente al rumore e alla qualità dell’aria, in particolare con riferimento al percorso in sede promiscua. Non è stato presentato, infatti, uno studio previsionale dell’impatto acustico. Per quanto riguarda il beneficio della qualità dell’aria dichiarato dalla Gtm, non è presente uno studio che attesti e che stimi anche gli effetti dovuti alla variazione di traffico susseguentemente alle nuove configurazioni derivanti dalla messa in esercizio del mezzo in questione». «Sono state rilevate, altresì» conclude il comitato Via, «le criticità influenti sulla qualità della vita della popolazione e in particolare sulle persone con disabilità e la necessità di prevedere interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche». Da qui il preavviso di rigetto e i 30 giorni concessi alla Gtm per produrre i documenti «ritenuti utili al superamento dei motivi». Se la documentazione non dovesse essere ritenuta idonea, il progetto verrà rigettato. Ma Russo è convinto di poter risolvere la questione in tempi brevi. «Ci hanno richiesto ulteriori precisazioni su tre punti», ha detto, «e noi risponderemo prima dei 30 giorni. Questi ritardi nella ripresa dei lavori, però, stanno procurando danni erariali. Chi pagherà i danni alla ditta per questi ritardi?». Di tutt’altro tenore i commenti delle associazioni. «Le criticità sono così evidenti e pregnanti tanto da giustificare un immediato provvedimenti di rigetto», ha affermato Loredana Di Paola del Wwf. «Questa è una decisione storica», ha osservato Ferrante, presidente di Carrozzine determinate, «per la prima volta una commissione istituzionale ha decretato che opere costruite con barriere architettoniche devono essere fermate». «Possiamo dirci soddisfatti», ha aggiunto Acerbo. «Oltre all’inquinamento acustico, allo smog e alle barriere architettoniche, il comitato Via dovrà anche valutare il rapporto costi benefici», ha concluso Mario Sorgentone, presidente dell’Associazione strada parco.

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