Resta senza casa, lavoro e con 3 figli da mantenere: il dramma a Francavilla

Appello disperato in municipio di un uomo di 38 anni che minaccia di farla finita: "Nessuno mi aiuta, non voglio vedere i miei ragazzi portati via"
FRANCAVILLA. Nicola Rosselli, 38 anni e tre figli, non ce la fa più. Vorrebbe lavorare ma non trova un’occupazione. Vorrebbe una casa ma da quella dove abita deve andarsene, e non può pagarne un'altra. Mentre racconta la sua storia mostra le ultime cinque euro che ha in tasca. Parla di un'autovettura bruciata e chiede aiuto.
Con tutta questa rabbia, ieri mattina, Rosselli è andato in municipio minacciando di farla finita. Si è rivolto all’ufficio delle Politiche sociali ed è stato ascoltato.
«Tra poco verrà a farmi visita l'ufficiale giudiziario a casa, io non so dove andare», ha detto, «non voglio vedere i miei figli che vengono portati via, per questo voglio farla finita». Rosselli è di origini napoletane, vive da nove anni a Francavilla, è stato diverse volte occupato nel settore ricettivo e della ristorazione, come cuoco e cameriere, ma ultimamente non ha trovato più nulla, e le ultime prove di lavoro che ha sostenuto non gli sarebbero state retribuite. I suoi figli hanno 17, 13 e 9 anni. Racconta che anche sua moglie non lavora, e che se anche lui volesse trasferirsi in un'altra città per cercare un impiego non potrebbe, perché non ha neppure i soldi per pagarsi il biglietto del treno.
Non è soltanto arrabbiato con la crisi e con le istituzioni, ma anche con la sua famiglia: «Io sono disperato, ma i miei due fratelli che vivono uno in Abruzzo e uno a Perugia, pur essendo in condizioni migliori delle mie non mi hanno mai aiutato».
Poi racconta della sua automobile andata a fuoco, due notti fa, in via Monte Sirente: "La mia macchina era l'unico mezzo di locomozione che avevamo, è andata a fuoco oppure è stata bruciata, non lo so. Nella vettura c'era una spia sempre accesa, ma io non avevo i soldi per fare manutenzione, fatto sta che ora posso muovermi soltanto a piedi».
È la Scenic carbonizzata nella parte anteriore nella notte tra mercoledì e giovedì. Un incendio che, a prima vista, è sembrato un evento accidentale secondo la prima ricostruzione ai vigili del fuoco.
Nel raccontare la sua storia, Rosselli è stato raggiunto dall'assessore alle Politiche sociali Francesca Buttari e da un'assistente sociale. Ha raccontato anche a loro la sua storia, poi si è calmato perché ha ricevuto una promessa di aiuto. Lunedì, Rosselli tornerà in via Roma con la moglie e, accertata la sua situazione, i servizi sociali faranno il possibile per aiutare la famiglia.
«Non voglio la carità», ripete, «non chiedo l'elemosina. Vorrei soltanto rimettermi in carreggiata, ricominciare a lavorare e ricostruirmi una vita. Un passo alla volta».
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