Riabilitazione dopo il coma, apre il Centro

29 Aprile 2022

Il reparto dell’ospedale dedicato all’infermiera Manuela Verna morta nel 2016 sarà pronto entro l’autunno

POPOLI. È prevista entro l'autunno l'apertura del primo Centro regionale del risveglio e di riabilitazione dal coma, con 15 posti letto. Il presidio sorgerà nell'ospedale di Popoli, in un'area interna all'unità operativa complessa di Riabilitazione e medicina fisica, guidata da Carlo D'Aurizio. «Stiamo ultimando i lavori di manutenzione», annuncia il direttore, «ed è in corso la gara per gli arredi». «Speriamo in un’apertura imminente, contiamo di farcela entro qualche mese», si augura il responsabile del dipartimento dove nascerà, dopo un iter lungo 12 anni, il Centro risvegli per cerebrolesionati gravi dedicato a Manuela Verna, infermiera spoltorese venuta a mancare il 26 aprile 2016, dopo un anno di coma.
La notizia arriva nel sesto anniversario della morte della 47enne che per 20 anni ha lavorato nel reparto Stroke unit dell'ospedale Santo Spirito di Pescara. Era sempre in prima linea e spesso ripeteva: «Fare tutto con amore». I genitori Ezio e Annamaria Palucci Verna, che in questi anni si sono aggrappati alla speranza e si sono battuti per la realizzazione del progetto, ricorderanno la figlia con una messa che si terrà domani all'istituto Nostra Signora di Pescara.
Alla cerimonia interverranno il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il presidente della Provincia Ottavio De Martinis e l'assessore regionale alla salute Nicoletta Verì. La famiglia, promotrice dell'associazione Il risveglio di Manuela, ora spinge sull'acceleratore. «Questo anniversario è un giorno di dolore per me», dice mamma Annamaria con i toni di chi non si arrende, «ma sono felice per i tanti giovani ricoverati fuori regione che potranno tornare in Abruzzo per ricevere le cure. Il Covid ha rallentato l'apertura del Centro, ma quando accadrà mi sentirò più serena. Sarà un messaggio d'amore e il ricordo di Manuela diventerà indelebile, una scia di luce per tutti».
Annamaria Verna ringrazia coloro che si sono spesi per raggiungere l'obiettivo, fra tutti «l'assessore Verì che si è mossa affinché questo progetto divenisse realtà». «Il dipartimento accoglie già i pazienti in stato vegetativo, che hanno gravi lesioni cerebrali», precisa D'Aurizio, «con questa struttura la degenza potrà allungarsi da 45 giorni a 6 mesi» e i pazienti potranno avere una assistenza migliorativa. Il direttore dell'unità operativa, che si trova al pianterreno dell'ospedale di Popoli, auspica una fine lavori vicina, «in tre o quattro mesi contiamo di farcela, dopo un’attesa lunga 12 anni dal momento che il progetto del Centro risvegli è partito con il piano sanitario 2010». La struttura ospiterà 15 posti letto «ma contiamo di rendere operativi i primi sei, tra l'estate e l'autunno».