Ricatti a Lady Bmw l'imprenditore Barretta rinviato a giudizio

L'imprenditore di Pescosansonesco e altre sei persone nei guai per l'inchiesta sui presunti ricatti a luci rosse che ha coinvolto Susanne Klatten, proprietaria della casa automobilstica tedesca

PESCARA. L'imprenditore di Pescosansonesco Ernani Barretta è stato rinviato a giudizio dal gup insieme ad altre sei persone nell'ambito dell'inchiesta sui presunti ricatti a luci rosse che ha coinvolto Susanne Klatten, proprietaria della Bmw. Secondo la procura, Barretta sarebbe stato a capo di una organizzazione responsabile di truffe ed estorsioni a danni di facoltose donne tedesche. Il suo presunto socio, Helg Sgarbi, è stato già condannato un anno fa in Germania.

La Klatten, erede della famiglia Quandt, sarebbe stata truffata di 7 milioni di euro dopo essere stata convinta da Sgarbi, con il quale aveva una relazione extraconiugale, di essere finito nel mirino della mafia italoamericana. Per la procura, Sgarbi avrebbe agito «su preciso mandato di Barretta» esattamente come sarebbe accaduto in seguito, quando Sgarbi avrebbe chiesto a lady Bmw 14 milioni, mai consegnati, per non divulgare le immagini dei loro rapporti intimi. I presunti reati si sarebbero consumati in Germania. La giurisdizione di Pescara è scattata solo per i reati di associazione per delinquere, che sarebbe stata costituita a Pesco, e favoreggiamento.
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