Rimozioni, buco di 300mila euro

6 Agosto 2011

Spunta un debito del Comune per fatture non pagate alle ditte

PESCARA. Ammonta a 300mila euro il debito che il Comune ha nei confronti delle tre ditte che svolgono le rimozioni dei veicoli. La cifra è riportata nella relazione che il comando della polizia municipale, presieduto da Carlo Maggitti, ha consegnato ieri mattina a Eugenio Seccia.
L'assessore al bilancio ha richiesto un rapporto ai vigili per fare chiarezza sulle cifre che ogni anno l'amministrazione comunale è costretta a stanziare per far fronte alla mole di spese per questo servizio. Nell'ultima variazione di bilancio sono stati aggiunti 400mila euro ai 250mila già previsti per pagare rimozioni e custodie dei mezzi sequestrati. Totale: 650mila.

RELAZIONE DEI VIGILI.
Il comando, nel suo rapporto, conferma le cifre già rese note nei giorni scorsi. Solo per le rimozioni delle auto in sosta vietata sono stati stanziati inizialmente 220mila euro, cui si sono aggiunti altri 150mila con la variazione di bilancio, per un totale di 370mila euro.
Il Comune ha incassato l'anno scorso, dagli automobilisti sottoposti alle rimozioni dei loro veicoli, 403mila 903 euro. L'operazione si traduce, quindi, in una partita di giro, cioè il Comune incassa e riversa il 75 per cento delle entrate alle tre ditte incaricate, cioè Di Blasio, Sisti e D'Annibale.
Diversa la situazione dei mezzi sottoposti a sequestro: il servizio di custodia nei depositi si traduce in una spesa che solo in minima parte viene coperta procedendo al recupero dei crediti nei confronti dei proprietari dei mezzi sequestrati. Spesa che l'amministrazione potrebbe risparmiare se gestisse direttamente il servizio, invece di affidarlo ai privati.
Per questo, sono stati stanziati in bilancio inizialmente 165mila euro, più altri 75mila con la variazione, per un totale di 240mila euro.

SPUNTA UN DEBITO.
Il comando fa presente che l'ente ha già versato 114mila 850 euro per liquidazioni relative a sequestri e confische effettuati negli anni 2003-2008. «Questo è un problema del passato», precisa Seccia, «perché dall'anno scorso è in vigore una legge che consente alle ditte di vendere all'asta o rottamare i mezzi sequestrati se non vengono ritirati dai proprietari entro 10 giorni». Dalla relazione è emerso che l'amministrazione ha anche un debito. «Si sottolinea», conclude la relazione, «che le fatture non ancora liquidate da questo settore, relativamente ai sequestri, per un totale di circa 300mila euro, riguardano rimozioni effettuate principalmente dal 2005 al 2008». Ma l'ex comandante dei vigili Ernesto Grippo, in servizio in quel periodo, sostiene di aver saldato tutte le fatture.

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