Sì alla riviera-parco con posti auto

I balneatori: parcheggi interrati e bus navetta, così si azzera il traffico

PESCARA. «Una riviera-parco, un cambio della mobilità». Il sogno di Masci è un lungomare in cui l'ordine venga sovvertito, «in cui gli ospiti siano le auto e non i pedoni», come disse tempo fa. Un progetto frenato dal consiglio ma che, fuori dalla politica, unisce i balneatori.

Nel piano triennale delle opere pubbliche che in questi giorni è al vaglio del consiglio comunale, tra sedute fiume e pacchi di emendamenti, è prevista la pedonalizzazione della parte nord della riviera per lavori da un milione e mezzo. Il primo passo verso un lungomare senz'auto - l'idea voluta dall'assessore regionale e consigliere comunale Carlo Masci - è stato fermato da Lorenzo Sospiri, capogruppo del Pdl in Comune che ha rimesso in discussione il cavallo di battaglia di Masci.

Ma è possibile una riviera senz'auto? Chi sulla riviera ci lavora, ossia i balneatori, si divide sull'idea di un lungomare dedicato soltanto ai pedoni. Ma tra i favorevoli e i contrari, qualsiasi discorso sulla mobilità non può prescindere dalla necessità di creare parcheggi. Riccardo Ciferni, presidente del Consorzio imprese balneari dell'Adriatico (Ciba), è il più entusiasta: «Serebbe meravigliosa», esclama all'idea della riviera senz'auto. E la arricchisce aggiungendo: «La immagino con un arredo urbano e con opere d'arte». Ma per Ciferni, titolare dello stabilimento Trieste, il progetto dell'isola pedonale si accompagna a quello dei parcheggi: «Posti auto sotterrati come a Riccione», dice, «Con quote riservate ai balneatori e altre ai cittadini. Non bisogna immaginare nulla, non è nulla di nuovo. Basta andare qui vicino, a Riccione, e accorgersi che lì la riviera è senz'auto perché ci sono i parcheggi sotterrati. Per me, la riviera si potrebbe pedonalizzare già domani, ma solo se si creassero parcheggi adeguati».

Dall'altro lato della città, Sandro Lemme, titolare dello stabilimento La Playa a Porta Nuova, si è già ingegnato e, senza aspettare promesse di parcheggi, è andato a prendere i suoi clienti con un bus navetta. «Lo scorso anno, ogni domenica, i miei clienti parcheggiavano l'auto allo stadio, dove trovavano una navetta ogni 8 minuti, dalle 9 alle 19, che li trasportava al mare alla Playa. Un servizio che abbiamo proposto con altri quattro stabilimenti: Il Circolo della vela, la Riva d'oro, Coralba, Tramonto e anche la farmacia Alleva. Ci siamo divisi le spese, una settimana per ciascuno, ed è stato un successo. Lo rifaremo anche quest'anno».

«Perché l'amministrazione non destina un piccolo budget a servizi del genere?», si domanda Lemme. «E' così che si attraggono i turisti, è così che si va incontro a chi vuol venire al mare in tranquillità. Basterebbero soltanto due bus per Porta Nuova e quattro per il centro. Accanto al bus, ho anche comprato 15 biciclette che i clienti possono usare gratuitamente: le bici di cortesia». Se per alcuni la riviera senz'auto attirerebbe i turisti, per altri invece sarebbe la «morte delle attività».

A pensarla così è Riccardo Padovano, titolare dello stabilimento Voglia di Mare a Montesilvano. «Una grande isola pedonale sarebbe possibile solo se servita, ma oggi non è così», dice Padovano. «Dove ricava i parcheggi, l'amministrazione? Come farebbero i clienti ad andare al mare?», si domanda ancora. «Un'isola pedonale andrebbe bene solo se fatta tenendo i piedi per terra, pensando alle aree dove parcheggiare le auto. In un altro modo, sarebbe la fine di ristoranti e stabilimenti».

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