PESCARA

Scuola, cattedre vuote in provincia: mancano insegnanti e personale Ata

Secondo i dati della Cisl sono 303 i docenti in meno e 265 le altre figure richieste per garantire le attività didattica in sicurezza

PESCARA. Sono 568 i precari richiesti dalle scuole della provincia di Pescara per far fronte alla misure per gestire l’emergenza Covid, ormai entrate nella quotidianità della vita scolastica.

OLTRE 40MILA ALUNNI. Secondo i dati della Cisl Scuola Pescara, 303 sono i docenti che servono alle scuole di ogni ordine e grado di tutta Pescara e provincia che conta un totale di 44.132 alunni. Di questi, 28.076 frequentano le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, mentre gli altri 16.056 sono studenti delle scuole superiori. Nel territorio, il grosso della popolazione studentesca è concentrato a Pescara città con i suoi circa 11.500 alunni degli istituti comprensivi, più 13.100 studenti delle superiori. Nell’anno scolastico 2021-2022, ricominciato al cento per cento in presenza, le scuole, almeno fino al 31 dicembre, data fissata come termine dello stato di emergenza sanitaria, hanno tutta una serie di adempimenti da assolvere per garantire lo svolgimento dell’attività didattica in tutta sicurezza, cercando di tenere per quanto possibile il virus lontano dalle aule. Ecco che allora servono collaboratori scolastici e docenti aggiuntivi.

MANCANO I DOCENTI. Per quanto riguarda gli insegnanti, la provincia necessita di 303 persone in più. Di questi, 80 sono i maestri che servono alle scuole dell'infanzia, 46 devono coprire le scuole elementari, 53 le medie e 51 insegnanti dovranno andare a rimpolpare il corpo docenti per le scuole secondarie di secondo grado. 

ORE SCOPERTE. Sempre secondo i dati forniti dalla Cisl, gli istituti comprensivi hanno necessità di coprire 370 ore nelle scuole secondarie di primo grado, a cui si aggiungono circa 20 ore che non concorrono a costituire una cattedra intera (a 18 ore). Per quanto riguarda le scuole superiori invece, le ore richieste salgono moltissimo e arrivano a 941. A queste si aggiungono altre 52 ore parziali.

PERSONALE ATA. Le comunità scolastiche provinciali però hanno bisogno, per fronteggiare l’anno, anche di più personale Ata. Figure indispensabili per garantire quelle operazioni tecniche in materia di norme anti Covid, come ad esempio i controlli delle certificazione verdi, nuove incombenze per questo anno scolastico, oltre ovviamente alle operazioni di sanificazioni così preziose per contenere la diffusione del virus. In questo ambito le richieste che arrivano dalle scuole provinciali riguardano 265 figure di personale Ata. Di questi, 221 sono collaboratori scolastici. Poi servono 16 assistenti tecnici e 28 amministrativi. Il personale che verrà reclutato al momento avrà un contratto a tempo determinato fino a dicembre 2021.

ALLARME DELLA CISL. Un tempo limitato, che secondo la coordinatrice provinciale della Cisl scuola, Elisabetta Merico, crea una sensazione di maggiore precarietà. «Le assegnazioni inviate in Abruzzo, fino a dicembre 2021, non coprono le richieste delle scuole», afferma la referente sindacale, «quindi sarà necessaria una valutazione da parte degli uffici competenti delle varie richieste, con un impegno da parte del ministero dell’Istruzione a monitorare la situazione. È evidente che qualora dovesse proseguire lo stato di emergenza dovrebbe essere garantita la conferma di questi posti fino alla fine dell’anno scolastico». «Noi chiaramente», conclude Elisabetta Merico, «confidiamo molto in questo, ma
tutto ciò introduce un senso di incertezza per i lavoratori che devono accettare queste nomine».