Scuola in lutto: morta a 60 anni la preside Orlandi

21 Settembre 2019

Era di Chieti: dirigeva il comprensivo Galilei con 1.770 alunni. I funerali celebrati nella chiesa  Sant’Andrea, a Pescara

SAN GIOVANNI TEATINO. Se ne è andata con discrezione, così come aveva vissuto. Mirella Orlandi, 60 anni, originaria di Chieti, dal 2016 e fino a qualche mese fa preside del comprensivo “Galilei” di San Giovanni Teatino, ha detto addio ai suoi 1770 studenti a cui non ha potuto dedicare tutto il tempo e le energie che avrebbe voluto perché la malattia non le ha dato tregua. Un tumore l’aveva aggredita due anni fa, inatteso e aggressivo. E gli ultimi due anni sono stati i più difficili. La dirigente scolastica, che avrebbe compiuto 61 anni il prossimo 16 novembre, è morta giovedì all’ospedale di Penne dove era ricoverata per un improvviso peggioramento delle condizioni di salute. I funerali sono stati celebrati nella chiesa Sant’Andrea, a Pescara.
Lascia sgomenta e affranta la comunità scolastica e la cittadina di Sambuceto con il sindaco Luciano Marinucci che sui social ha parole delicate per lei: «Quando si dedica la propria vita ai giovani, si lascia un’eredità incancellabile. Sicuramente continuerai a guardare i tuoi ragazzi da lassù».
Orlandi era preside «del più grande comprensivo d’Abruzzo con i suoi 1770 alunni» rivela il primo cittadino che della dirigente (ex prof di musica alla media Chiarini di Chieti) aveva grandissima stima: «Da un paio d’anni combatteva la sua malattia, aveva volontà e passione e tanta voglia di fare, ma negli ultimi tempi aveva dovuto rallentare la presenza a scuola» per seguire il suo stato di salute. Trattiene a stento la commozione, l’assessore alla Pubblica Istruzione Simona Cinosi, che così commenta la scomparsa dell’amata preside dell’istituto attualmente retto da Ettore D’Orazio: «Una triste notizia quella ricevuta stamattina (ieri). Ricordo ancora il nostro primo incontro. Era il 2016, mi ero insediata da poco. Mi presentai a lei come mamma, ma anche con l’umiltà di un amministratrice inesperta. Le feci capire che ero armata di tutte le buone intenzioni per risolvere i problemi della scuola, ma nello stesso tempo avrei dovuto fare i conti con le poche risorse a disposizione. Lei comprese e apprezzò il mio approccio sincero. Immensa era la sua disponibilità al dialogo e alle esigenze della nostra scuola, una realtà che ha voluto rappresentare fino a quando le forze glielo hanno concesso. Era dolce, pacata, disponibile, determinata, non avrebbe mai voluto abbandonare i suoi studenti, ma negli ultimi tempi le speranze di rivederla a scuola si affievolivano. La ricorderò sempre con affetto e stima». Sarà, inoltre, ricordata «come la preside che ha portato l’Erasmus nelle scuole di Sambuceto con il progetto curato dalla docente Gabriella Assetta».

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