Sei ore di attesa per consegnare le liste

Ressa in Comune per l’ultimo giorno di presentazione delle candidature. Gli uffici hanno lavorato fino alle 18

PESCARA. Come era prevedibile, nell’ultimo giorno di presentazione delle liste elettorali, in Comune è stato il caos. Decine di persone hanno affollato sin dalla prima mattinata i corridoi del municipio in attesa di consegnare documenti, liste con i candidati e simboli. Ogni partito o lista civica ha dovuto attendere all’incirca sei ore per consegnare l’intera documentazione nelle mani del segretario generale Antonello Langiu.

«È stato devastante, un inferno», hanno commentato i malcapitati dopo la lunghissima attesa. E come se non bastasse i rappresentanti di partiti e liste hanno dovuto patire la fame, senza contare che gli è stato addirittura negata la possibilità di recarsi in bagno per fare la pipì. Già, perché a mezzogiorno in punto, così come stabilito dalla legge, un vigile urbano ha chiuso a chiave le porte del corridoio per evitare di far entrare o uscire dagli uffici del Comune i rappresentanti dei partiti in attesa. Il vigile è stato inflessibile. «Il segretario generale mi ha ordinato di non far entrare più nessuno». L’agente ha persino chiuso a chiave la porta del bagno per evitare che qualcuno potesse sottrarre o modificare i documenti da consegnare.

Questa decisione ha scatenato la protesta di alcuni presenti, ma il vigile non si è scomposto. Nel frattempo il segretario, trasferitosi per l’occasione dalla sua stanza alla sala giunta, si è sottoposto ad un tour de force. In dieci ore ha dovuto controllare, insieme ad alcuni dipendenti, ben 15 liste. Tante sono state quelle consegnate ieri, alle quali si aggiungono le 6 presentate il giorno prima (la sesta, i Liberali per Pescara, è arrivata alle 19,30 di venerdì, quasi alla chiusura degli uffici).

Il lavoro del segretario è cominciato sin dalla prima mattinata di ieri. I primi ad arrivare sono stati i rappresentanti delle tre liste che sostengono Roberto De Camillis nella corsa a sindaco, cioè De Camillis sindaco, Progetto Pescara e Difendere Pescara. Poi, è entrato nella sala giunta un altro candidato sindaco, Florio Corneli, per consegnare la sua lista Pescara a colori-Abruzzo civico. Il corridoio del Comune si è trasformato in una sala d’attesa con decine di rappresentanti dei partiti, giornalisti e cameramen delle televisioni. Una ressa incredibile. Intorno alle 12, con le porte d’ingresso già chiuse a doppia mandata, sono entrati in sala giunta i consiglieri comunali del Pd Enzo Del Vecchio e Camillo D’Angelo per consegnare le sei liste che sostengono il candidato sindaco del centrosinistra Marco Alessandrini. L’attesa si è fatta ancora più lunga. A quell’ora rimanevano da esaminare ancora nove liste. Niente pausa per il pranzo o nemmeno per andare in bagno. Il tour de force degli uffici e anche dei rappresentanti dei partiti è andato avanti senza sosta. Langiu ha continuato imperterrito il suo lavoro controllando minuziosamente candidature, firme, documenti d’identità, parità di genere (cioè almeno un terzo delle candidature riservato alle donne), simboli. Ogni partito è rimasto all’interno della sala giunta almeno tre quarti d’ora, qualcun altro anche di più.

Gli ultimi ad entrare in sala giunta, alle 17, sono stati i rappresentanti di Forza Italia. Alle 18, il lavoro in sala giunta si è concluso ed è cominciato quello della commissione circondariale per controllare di nuovo tutte le liste.

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