Sono tre i cinghiali uccisi nel parco, M5S: "Follia, denunce ignorate"
La deputata Torto e il consigliere comunale Verrocchio: «Sottovalutati i pericoli, un trauma per i piccoli. Non si può sparare così»
MONTESILVANO. Erano tre i cinghiali che, sabato pomeriggio, hanno fatto irruzione nel parco della Libertà, seminando il panico tra i piccoli sui giochi e le famiglie. Tutti gli animali sono stati abbattuti all’interno del parco, sotto gli occhi dei frequentatori, bambini compresi: nel giardino della zona turistica di Montesilvano, accanto a un centro commerciale, negozi, farmacia, cinema, palazzo dei congressi e polo alberghiero più grande d’Abruzzo, sono state esplose almeno tre fucilate.
A sparare, nel giro di una ventina di minuti dalla segnalazione, è stato un volontario delle guardie venatorie: a terra, vicino alle altalene, tre carcasse di cinghiali insanguinati. E scoppia la polemica politica.
«Quanto accaduto a Montesilvano è follia, un fatto molto grave. Il trauma che hanno subìto i bambini e i loro genitori era evitabile», dicono la deputata del M5S Daniela Torto e il consigliere comunale Luca Verrocchio. Gli ungulati sono entrati da una recinzione già rotta: «Sottovalutati i pericoli e ignorate le denunce», evidenziano i pentastellati.
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