Sosta a pagamento: a Francavilla incassi più bassi di sempre 

Il Comune intasca 240mila euro per i ticket sulle strisce blu Sempre più persone usano bancomat e carte di credito 

FRANCAVILLA. È di poco superiore ai 240mila euro l’incasso che il Comune di Francavilla porta a casa al termine della stagione dei parcheggi blu. Si tratta della somma più bassa fatta registrare negli ultimi quattro anni, complice una politica che nell'estate del coronavirus ha spinto l'amministrazione comunale a ridurre non solo gli spazi ma anche i tempi del parcheggio a pagamento.
Cominciata poco dopo la metà di giugno e chiusa il 27 di settembre, in poco più di tre mesi la campagna della sosta onerosa ha subito il condizionamento di una serie di misure pensate per gravare di meno sull'utenza, agevolando soprattutto il parcheggio di breve durata.
Infatti, a differenza di quanto accaduto negli anni precedenti, inserendo il numero di targa in uno dei 40 parcometri collocati sul territorio cittadino, gli automobilisti hanno avuto la possibilità di stampare un ticket che desse diritto a una sosta gratuita per i primi 15 minuti.
Questo sistema è stato introdotto per avvantaggiare proprio i parcheggi di breve durata, in modo da dare la possibilità all'interessato di non dover sostenere una spesa minima di 0,50 centesimi per mezz'ora (cosa che invece accadeva in passato), lasciando allo stesso tempo lo spazio al ricircolo dei parcheggi.
Inoltre, a determinare gli incassi al di sotto dei precedenti, ha influito anche il numero ridotto di strade coinvolte nella campagna dei parcheggi blu, inferiore a quelle incluse negli anni precedenti. Analizzando i numeri forniti dall'amministrazione comunale si nota che la fetta più grande di incasso è quella che viene fuori da pagamenti effettuati direttamente ai parcometri, con oltre 154mila euro.
Gli abbonamenti, sottoscritti in gran parte al comando dei vigili urbani, si assestano a 58mila euro, mentre cresce il numero dei pagamenti elettronici, con quasi 27mila euro incassati direttamente da carte di credito e altri strumenti di pagamento digitale.
Proprio questo è un dato di particolare interesse, specie in un momento in cui il governo ha annunciato bonus a partire da dicembre per ridurre l'utilizzo del contante e favorire i pagamenti elettronici, cresciuti di quasi 11mila euro rispetto a quanto registrato nel 2019.
Sempre con riferimento allo scorso anno, il totale dell'incasso scende di 24mila euro (era stato di 264mila nel 2019). La perdita aumenta ancora di più se si scende al 2018, quando si era arrivati a quota 271mila euro, mentre si mantiene in linea con quanto visto nel 2017, anno che aveva portato nelle casse comunali 242mila euro.
Nulla da segnalare invece sul piano delle multe, che hanno visto numeri davvero molto bassi, sia per una politica di tolleranza, soprattutto nella fase iniziale della sosta a pagamento, sia per l'esiguo numero di vetture sorprese dai vigili urbani sulle strisce blu senza il necessario ticket.
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