Lino Guanciale, attore abruzzese

DOPO-COVID

Spettacoli in crisi, Guanciale: il nostro mondo va aiutato, le mie proposte

Intervista all’attore marsicano: "Con l’Abruzzo film commission si possono creare migliaia di posti di lavoro Tante le location per girare i film e sostegno all’indotto, tra alberghi e ristoranti per le troupe"

PESCARA. Tanto appare antipatico e un po’ “carogna” in serie televisive come “L’allieva” o “Non dirlo al mio capo”, in cui tartassa cinicamente le malcapitate Alessandra Mastronardi e Vanessa Incontrada, quanto è affabile e garbato nella vita di tutti i giorni. Lino Guanciale, 41 anni, di Avezzano, attore supergettonato al cinema, in teatro e in tv, non scandisce il suo tempo attraverso i copioni.

Anzi, in questo periodo di emergenza Covid, non esita a scendere in prima linea a difesa di un settore, quello delle arti e dello spettacolo, che soffre terribilmente le conseguenze del lockdown: zero eventi (in prospettiva in formato ridotto e spettatori contingentati) e disperato appello degli operatori del settore, ridotti allo stremo economico. Guanciale, come suo solito, non le manda a dire. Usa parole chiare e traccia anche una strada da seguire: idee e proposte per contribuire concretamente alla rinascita di un settore vitale per la cultura dell’Abruzzo. Ad esempio: "Con l’Abruzzo film commission si possono creare migliaia di posti di lavoro, tante le location per girare i film e sostegno all’indotto, tra alberghi e ristoranti per le troupe". (d.r.)

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