Stazione di Pescara, il bivacco dei senzatetto anche su treni ed ex parcheggio

Nuova operazione della Polfer per sgomberare i disperati Blitz anche a bordo dei treni: in 25 dormivano nei vagoni

PESCARA. Un villaggio per disperati. Lo hanno scoperto gli uomini della polizia ferroviaria negli spazi dell'ex parcheggio custodito attiguo alla stazione ferroviaria, chiuso da tempo. Diverse persone, a giudicare da abiti, coperte, letti di fortuna e persino uno stendi panni con il bucato, si rifugiano in quell’enorme spazio abbandonato procurandosi così un minimo di riparo dal freddo, durante l'inverno. Un posto sicuro, devono aver pensato, delimitato da un muro abbastanza alto e quindi al riparo dalle forze dell'ordine, che nell'ultimo periodo hanno intensificato i controlli nell'area di risulta per contenere il fenomeno dei senzatetto, la cui presenza notturna era diventata costante, al punto da trasformare la zona in un dormitorio all’aperto.

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Anche nell’ex parcheggio è presumibile che presto sarà attuata un'azione di sgombero e di pulizia, come quella che la polizia ferroviaria ha eseguito l'altra notte nelle stazioni di Pescara, Montesilvano e Ortona, nelle officine di Trenitalia a Porta Nuova e negli spazi dove avviene il lavaggio dei treni. La Polfer, diretta da Davide Zaccone, si è mossa d'intesa con Rfi e Trenitalia con l'obiettivo di liberare i treni e tutti quelli spazi che vengono utilizzati dai senzatetto per dormire.

Nel corso del blitz sono state individuate circa 25 persone che sono state allontanate, per poi procedere alla rimozione di tutto ciò che si portavano dietro per passare la notte. Alcuni dormivano sui sedili o sui pavimenti dei vagoni di cinque o sei convogli regionali, fermi nella zona lavaggio dei treni che si trova all'altezza di via Caravaggio, altri sono stati scovati nell'atrio delle stazioni - sia a Montesilvano che a Ortona - mentre due uomini sono stati svegliati all'interno di due camere da letto realizzate all'interno della stazione centrale di Pescara, in un androne che dovrebbe essere chiuso al pubblico ma a cui si accedeva facilmente attraverso una porta con la serratura forzata. Lì dentro sono stati montati due letti (simili a quelli d'ospedale), con tanto di materasso, cuscino e coperte, ma l'altra notte è stato smantellato tutto e si è provveduto a chiudere i locali, che sono inutilizzati da un bel po’.

Tra le persone identificate ci sono, oltre ad alcuni italiani, dei romeni, un bulgaro e due marocchini, alcuni dei quali con il foglio di via da Pescara, che quindi saranno denunciati. Non è stato trovato nessuno, invece, nell'officina Trenitalia di via Tirino, dove però potrebbero esserci state delle incursioni, per cui sarà inoltrata una segnalazione a Trenitalia. La Polfer si rivolgerà anche al Comune di Pescara per chiedere la bonifica dell'ex parcheggio di via Ferrari, considerato che la competenza è proprio dell'amministrazione civica, nella speranza che il muro elevato per chiudere il parcheggio venga buttato giù e che quegli spazi vengano puliti e tornino ad essere utilizzati dalla città.

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