Steroidi dalla Spagna, arrestato

Oggi davanti al gip il titolare del Vitamin store
PESCARA. Hanno importato sostanze dopanti dalla Spagna per poi rivenderle sulla piazza pescarese. È questa l'accusa da cui oggi dovranno difendersi davanti al gip Luca De Ninis, durante l'interrogatorio di garanzia, le due persone coinvolte nell'inchiesta portata avanti dal Nas dei carabinieri e coordinata dal pm Valentina D'Agostino. Le due persone raggiunte martedì dalle misure cautelari sono Enrico Cassano, proprietario del negozio Vitamin store, finito agli arresti domiciliari, e la compagna Jenni Cancrini, per la quale il gip ha disposto l'obbligo di presentazione dai carabinieri. Nell'ambito dell'inchiesta, poi, sono state denunciate altre 23 persone, considerate possibili acquirenti degli steroidi che secondo i militari Cassano faceva entrare illegalmente in Italia. Gli indagati, di cui le forze dell'ordine non hanno voluto fornire i nomi, sono tutti uomini e frequentano il giro delle palestre. Sono per la maggior parte pescaresi, ma tra loro c'è anche qualcuno che vive in altre province abruzzesi. L'indagine portata avanti dagli uomini del capitano Marcello Sciarappa è partita nel 2009 da una segnalazione dell'Agenzia del farmaco spagnola che aveva notato delle spedizioni sospette di Winstrol, un medicinale vietato in Italia per i gravi effetti collaterali che provoca al fegato. Migliaia di confezioni di questo anabolizzante erano state infatti inviate a un deposito di farmaci realmente esistente. L'indirizzo, però, non era quello del vero deposito, che è estraneo a tutta la storia, ma un altro, riconducibile a Cassano. Un' altra spedizione di Winstrol, poi, sempre indirizzata al gestore del Vitaminic store, era stata intercettata alla dogana di Ventimiglia. I militari si sono così messi a controllare l'uomo e tramite intercettazioni e verifiche varie sono arrivati anche a una lista di potenziali clienti. Anche le case di questi ultimi sono state perquisite alla ricerca di steroidi vietati, e proprio durante queste perquisizioni i militari sono riusciti a sequestrare altre centinaia di confezioni, compresse e fiale di anabolizzanti. Non è la prima volta che Cassano si trova coinvolto in vicende che hanno a che fare con farmaci dopanti. A giugno i carabinieri del Nas lo avevano già arrestato in flagranza di reato. Durante una perzuisizione in un garage di Montesilvano i militari avevano trovato 1.200 tra fiale, compresse e capsule di anabolizzanti tutti importati illegalmente. Merce che valeva 200 mila euro. Tra i farmaci c'erano anche 250 fiale di Nandrolone. (l.ve.)
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