Stop al “giovedì unico” in centro. Ma sulla riviera c’è il via libera

foto di Fabio Urbini
Il Comune vieta la storica manifestazione a Pescara vecchia: «Ci sarebbe troppo rumore antropico». L’ira degli esercenti: «Stanno uccidendo il commercio, perché sul lungomare è stata concessa?»
PESCARA. Salta il giovedì unico di Pescara vecchia. Il Comune ha deciso di “spegnere” la storica manifestazione che negli anni scorsi vedeva una mega tavolata lungo via delle Caserme allestita da tutti i locali insieme. Come ogni estate gli esercenti hanno presentato la richiesta all’ente per ottenere le autorizzazioni necessarie, ma questa volta gli uffici hanno detto di no. Il diniego è legato all’iter del piano di risanamento acustico approvato a maggio dal consiglio comunale per il centro storico e che ora è in attesa dei pareri di Provincia e Regione.
«Considerato che molte azioni contemplate dal Piano hanno lo scopo di ridurre il rumore antropico», si legge nella lettera a firma della dirigente Federica Mansueti, «predominante nel superamento dei limiti di zona, soprattutto nell’orario di riferimento notturno, e una manifestazione come quella indicata sarebbe invece un forte attrattore antropico, trattandosi di area sottoposta a risanamento e non essendo presente alcuna determinazione positiva da parte dell’amministrazione comunale, si comunica che allo stato attuale non è possibile dare seguito alla richiesta», chiude la dirigente.
Inevitabile la delusione dei gestori dei locali della zona. «Siamo rimasti scioccati, leggendo la motivazione di questo diniego», commenta Luigi Di Fabio del Caffè Letterario. «Il no è arrivato non tanto per il rumore che si potrebbe generare dalla musica, ma per l’aggregazione. È uno scandalo. Questa risposta a sole sei serate estive che sono un riferimento da oltre 10 anni nella zona di Pescara Vecchia è un’inequivocabile presa di posizione contro l’esercizio di attività ricreative adulte e controllate e mai invasive, a differenza dei weekend mai presidiati della movida giovanile, che non ha bisogno di altri commenti. La socialità è stata bandita».
Nei giorni precedenti all’approvazione del piano era emersa la necessità di inserire deroghe per lo svolgimento di eventi, e il giovedì unico fu più volte al centro delle riflessioni anche della maggioranza. Nel documento finale venne introdotta la possibilità di autorizzare manifestazioni promosse dal Comune o da privati in compartecipazione con l’ente.
La rabbia dei gestori è stata alimentata dalla organizzazione di un evento simile promosso da due stabilimenti balneari, per il prossimo 15 luglio, con un’unica tavolata lunga sessanta metri, che sarà allestita sul marciapiede della riviera nord, con intrattenimento musicale. «È incredibile che lo stesso evento sulla riviera si possa fare, e a Pescara vecchia dove è ormai una manifestazione storica, no», continua.
«Il Comune non investe mai in questa zona, lo abbiamo sempre fatto noi gestori, con le nostre risorse, per artisti e autorizzazioni, e ora ci viene tolto un importante giro d’affari, mettendo avanti un piano di risanamento acustico che non è ancora entrato in vigore ufficialmente. L’evento si è sempre concluso a mezzanotte, quindi questa risposta è una presa di posizione contro la socialità».
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