Da ieri è attivo il sito internet dove i cittadini potranno inviare le loro domande sul filobus

Strada parco, arriva Filò

La Gtm presenta il logo e invia dépliant ai pescaresi

PESCARA. Un grillo di nome Filò: simpatico, scattante e che salta il traffico. La Gtm, società di trasporti metropolitani, lo ha scelto per dare un tocco di familiarità al filobus, il nuovo mezzo alternativo all’autobus che attraverserà la Strada Parco e collegherà Pescara con Montesilvano. La campagna di marketing mirata, lanciata dal presidente Michele Russo, partirà nei prossimi giorni.

Brochure informative e newsletter semestrali saranno spedite sia ai 25 mila nuclei familiari che risiedono a ridosso del tracciato filoviario sia alla parte restante della popolazione pescarese e montesilvanese. Il nuovo marchio e il logo dell’azienda saranno caratterizzati dai colori verde e arancio che «rimandano al carattere ecologico del mezzo e alla dinamicità», precisa Michele Russo.

I dépliant cartacei arriveranno alle famiglie tra dieci giorni, mentre da ieri è attivo il sito internet www.filo-pe.it che consente un’interazione tra Filò e i cittadini che vogliono scrivergli e rivolgergli domande. Le spese dell’intera campagna di comunicazione non supereranno i 100 mila euro in due anni e, per il 90 per cento, saranno a carico della società Balfour Beatty rail, che nei suoi ottanta anni di storia ha elettrificato quasi 30 mila chilometri di rete ferroviaria in Italia e all’estero.

La filovia entrerà in funzione nel novembre 2011 e costerà 30 milioni di euro. «Abbiamo precisi obblighi contrattuali», chiarisce il presidente della Gtm, «il piano regionale della mobilità e dei trasporti prevede la consegna, a fine novembre, delle aree da sistemare da parte del Comune di Pescara e il cantiere dovrà essere ultimato entro 700 giorni. Vogliamo dare un’accelerata al progetto delle due precedenti gestioni. L’obiettivo è offrire un sistema di trasporto pubblico efficiente e veloce in grado di risolvere i problemi di spostamento grazie a una tecnologia di ultima generazione che permetta di eliminare le barriere architettoniche, i rumori e le vibrazioni durante la corsa».

Rispetto ai tram tradizionali, Filò non viaggia su rotaia, ma su gomma. È lungo 18 metri e ha una capienza di 134 passeggeri (34 seduti, 99 in piedi e una carrozzella). L’alimentazione elettrica, accompagnata da un sistema di motore a gasolio da utilizzare in caso di emergenze, consente di ridurre al minimo le emissioni inquinanti. Il sistema di guida centralizzato evita brusche accelerazioni e consente di accostarsi dolcemente alle fermate a vantaggio di anziani e mamme con i passeggini. L’impianto semaforico intelligente a bordo del veicolo permette al conducente di «trovare il verde»: un sistema operativo computerizzato consente di far scattare in automatico il verde dei semafori quando il mezzo si avvicina in prossimità di un incrocio.

«Il traffico urbano non subisce rallentamenti: la circolazione è interrotta dal rosso per un periodo molto breve che va dai dieci ai 15 secondi, pari al tempo di attraversamento di un pedone o una bicicletta»», aggiunge Giacomo Marinucci, consigliere di amministrazione della Gtm, intervenuto alla presentazione del marchio assieme al collega Andrea Spagnuolo. Il numero complessivo di fermate del Filò è 26, equivalente a quello degli incroci lungo il percorso che porta dal Palacongressi di Montesilvano alla stazione centrale del capoluogo. Punto di partenza del progetto è l’autobus Phileas, in circolazione a Eindhoven e prodotto dalla ditta olandese Apts (Advanced public transport systems). Il nome deriva da Phileas Fogg, protagonista del «Giro del mondo in 80 giorni» di Jules Verne. L’unica differenza sono gli accessi: la legge italiana permette di entrare e uscire dal lato destro della strada, mentre all’estero le portiere si aprono su entrambi i lati.