Tribunale, stop alle udienze civili

18 Gennaio 2013

Decisione del presidente Bozza dopo i tagli del governo: cause a Pescara

PENNE. Nella sede distaccata del tribunale di Penne non si terranno più le udienze civili. Questo provvedimento, entrato in vigore il 14 gennaio scorso, sancisce la fine del polo giudiziario vestino. L’iscrizione a ruolo, ossia il deposito delle nuove cause in materia civile, da questa data in poi potrà ancora essere effettuata nelle sezioni di Penne così come a San Valentino, ma le udienze saranno svolte a Pescara. La decisione del presidente della sezione civile Angelo Bozza è uno dei primi effetti concreti della recente riforma per la riorganizzazione dei presidi giudiziari in Italia. A farne le spese sono stati proprio i tribunali minori che nella nuova geografia disegnata dal governo Monti vengono soppressi e con essi molti uffici del giudice di pace. La riforma andrà a regime dalla metà di settembre, quando anche le udienze per le cause penali saranno celebrate a Pescara. L’unica possibilità per Penne di non vedersi cancellare del tutto dalla mappa della giustizia, è quella di salvare almeno il giudice di pace. La normativa prevede infatti che i Comuni possano mantenere la sede periferica della magistratura onoraria a patto che si accollino le spese di gestione dell’ufficio, tra le quali quelle del personale amministrativo, ad esclusione invece dei giudici che rimarrebbero a carico dello Stato. Il sindaco di Penne Rocco D’Alfonso ha dichiarato di voler difendere l’istituzione cittadina anche consorziandosi con i Comuni vicini. L’idea è mettere a disposizione alcuni dipendenti comunali che potrebbero lavorare anche per il giudice di pace.

Claudia Ficcaglia

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