TOUR IN ABRUZZO

Turismo, e ora arrivano i tedeschi

I tour operator della Germania innamorati di Santo Stefano di Sessanio e del mare

L’AQUILA. Abruzzo uber Alles. Santo Stefano di Sessanio incanta i tedeschi. Il fascino del borgo aquilano, porta di accesso al parco nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, ha stregato i 180 operatori turistici arrivati dalla Germania per scoprire l’Abruzzo. La torre che domina il paesaggio circostante, le stradine intervallate da archi in pietra, in un saliscendi di emozioni e profumi che raccontano la storia. Il fascino di un passato prepotentemente presente, nonostante le ferite ancora visibili del sisma del 2009. Qui, dove l’intuizione dell’imprenditore italo-svedese Daniel Kihlgren ha dato corpo all’albergo diffuso, il tempo sembra essersi fermato. Tanto da proiettare la delegazione di tour operator tedeschi, giunta in Abruzzo per il workshop Meinreisespezialist 2017, in una dimensione turistica di altissima valenza. L’iniziativa, guidata dall’assessore al turismo e vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli, ha avuto successo: a decretarlo, le suggestioni di una regione dove cultura, ambiente, tradizione e natura si fondono sapientemente. E già sono arrivate le prime prenotazioni per il 2017. L’itinerario scelto tocca i due volti del “prodotto regione”: da Santo Stefano di Sessanio alla costa dei Trabocchi. Insomma, Abruzzo uber Alles.

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GIOIELLI D’ABRUZZO. Quattro giorni alla scoperta di un territorio inedito, lontano dal turismo di massa, poco vissuto, incantevole. Dal 30 marzo al 2 aprile, 180 tra i più importanti tour operator tedeschi hanno seguito un itinerario che intreccia cultura e sapori abruzzesi: da Alba Fucens al centro storico dell’Aquila, tra i palazzi ancora imbragati agli antichi edifici storici riportati alla luce, da Santo Stefano di Sessanio all’Abbazia di San Giovanni in Venere, a Fossacesia, giù fino ai trabocchi, “tra catene di promontori e golfi lunati”, di dannunziana memoria . E ancora, Bominaco e Capestrano, terre dello zafferano, l’oro giallo della tavola abruzzese. E Rocca Calascio, a dominare la vallata circostante, fino al Gran Sasso, ultima tappa del percorso itinerante. «Per la prima volta», spiega Tiziana Mergiotti, direttore tecnico VivereItalia, «è stata sperimentata la formula del workshop internazionale del turismo con un sistema di forum diffusi su tutto il territorio abruzzese, che hanno toccato diverse località. Ma a fare breccia è stata, soprattutto, la suggestione dei borghi dell’Aquilano, con le loro tradizioni e un modello di turismo di nicchia che ha affascinato e conquistato».

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IL CONTE ALBRECHT. Ha voluto dedicare lo spettacolo conclusivo della serata di gala alle meraviglie abruzzesi. Ad una terra ferita dal terremoto, che ha ancora moltissimo da offrire. «Lascio il cuore in Abruzzo», ha detto il conte tedesco Albrecht Von Weech, «tornerò al più presto. Qui ho visto scorci e paesaggi che mi hanno toccato l’anima. Una dimensione di rara bellezza, che merita di essere conosciuta». Fascino e storia, riprodotti nell’antico cantinone di Santo Stefano, che da poco ha riaperto i battenti, nell’albergo diffuso, con le sue stanze in pietra e le travi in legno a vista.

CORSA ALLE PRENOTAZIONI. La mail arrivata ieri negli uffici della società VivereItalia, ha lasciato tutti interdetti. In genere, le prenotazioni seguono di almeno un anno la data del forum, ma stavolta no. L’Abruzzo ha colpito nel segno: Thomas Boesl, titolare della Rdk, un consorzio che raggruppa 6mila agenzie di viaggio dislocate in tutta Europa, ha confermato le prime visite individuali, già a partire dalla prossima estate. Nel 2018, si passerà agli itinerari per i gruppi. «L’alternanza tra l’Abruzzo interno, con il borgo di Santo Stefano di Sessanio e la costa, dal mare spendido», dice Boesl, «rappresenta un mix turistico eccezionale. Siamo pronti a far partire le prenotazioni, la richiesta è altissima». Peter Moeschl, presidente del Consorzio degli operatori, ha strappato una promessa al vice presidente, Lolli: «Adesso tocca a voi. Vi aspettiamo in Germania per promuovere le bellezze della vostra regione, incantevole e sconosciuta al turismo europeo». Hans Dittrich è un pioniere dei forum turistici in Italia. Tra i primi a scoprire l’Abruzzo, non ieri, ma una decina di anni fa. «A settembre saremo di nuovo da voi», annuncia, «Santo Stefano è un gioiello unico, da inserire negli itinerari di un turismo medio-alto, di qualità».

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