L'aula consiliare stracolma (foto di Marco Zaccagnini)

COMUNE PESCARA

Urla, fischi e contestazioni nel Consiglio straordinario sull'inchiesta Trisi

Opposizioni unite sulle dimissioni del primo cittadino: alle 23,30 oltre  all’ordine del giorno della maggioranza, passa quello dell’opposizione a costituirsi parte civile

PESCARA. Aula consiliare strapiena in occasione del consiglio comunale straordinario richiesto dalle opposizioni e dedicato all’inchiesta sul presunto giro di mazzette e droga nel settore Lavori pubblici che ha portato all’arresto dell’ex dirigente Fabrizio Trisi. Dal pubblico si elevano subito le grida contro il sindaco Carlo Masci con le richieste di dimissioni: "Pescara merita rispetto" Sono previsti gli interventi delle associazioni e dei parlamentari, in tutto 15 interventi esterni. La riunione è iniziata in ritardo anziché alle 18,30. Vi prendono parte anche 7 associazioni e comitati cittadini, tre parlamentari e un consigliere regionale. Subito dibattito infuocato, con il Pd e il Movimento 5 Stelle che hanno invitato più volte il sindaco Carlo Masci a dimettersi. Il deputato Pd Luciano D'Alfonso ha chiesto a Masci di riorganizzare la macchina comunale "per far sì che non accada più che uno si prenda l’appalto di tutte le decisioni".

“Masci dimettiti, Pescara è onesta” si legge sullo striscione preparato dal vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari.

Si sono iscritti a parlare alcuni dei comitati che, nelle settimane scorse, avevano dato vita a proteste e sit-in davanti al Comune. Tra le associazioni che dovrebbero intervenire figurano Salviamo viale Marconi, Salviamo il parco di via della Fornace Bizzarri, Salviamo gli orti urbani di via Santina Campana, Nuova Rancitelli, Strada parco bene comune, Non nella nostra città. Poi anche l’Endas e la Cgil. Nell’elenco degli interventi figurano anche tre deputati, Luciano D’Alfonso (Pd), Guerino Testa (Fratelli d’Italia), Nazario Pagano (Forza Italia) e il consigliere regionale Vincenzo D’Incecco (Lega).

Tanta rabbia, al punto che è stato necessario interrompere due volte la seduta, da parte del presidente Marcello Antonelli, e far intervenire la polizia municipale, per placare il pubblico. Poi, alle 23,30, l’approvazione di due ordini del giorno: uno di maggioranza, che invita sindaco e giunta «a proseguire nelle attività tecniche e amministrative in corso con la massima attenzione e celerità rispetto a tutto il comparto dei lavori pubblici, garantendo la realizzazione delle opere finanziate con il Pnrr» e l’altro, della minoranza, a «costituire il Comune parte civile in caso di procedimento penale e a valutare la richiesta di risarcimento danni a carico di eventuali condannati».

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