Vaccinazioni al via, pronti anche 280 medici di base  

Disponibili 65mila dosi, somministrazioni gratuite a over 65 e donne incinte

PESCARA. Ha preso ufficialmente il via ieri la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2019-2020 della Asl di Pescara. Sono 65mila le dosi acquistate che verranno somministrate dai medici di base e dai pediatri che ne hanno fatto richiesta (al costo tra i 15 e i 20 euro a seconda delle marche), oltre che nelle 11 sedi vaccinali della Asl dislocate in tutta la provincia tra Pescara, l'area metropolitana che comprende quattro centri erogativi (a Cepagatti, Città Sant'Angelo, Montesilvano e Pianella) e l'area montana con sei punti (Popoli, San Valentino, Scafa, Torre, Penne e Loreto).
OBIETTIVO 75 PER CENTO «La Asl di Pescara», ha spiegato il direttore generale facente funzioni Antonio Caponetti, «è la migliore della regione in termini di copertura vaccinale. Con il 56 per cento di vaccinazioni somministrate nella precedente campagna, si colloca al di sopra della media regionale e nazionale. Siamo, tuttavia, ancora lontani da quell'auspicabile 75 per cento che intendiamo raggiungere. Per potenziare la diffusione dei vaccini, abbiamo privilegiato la sinergia con medici di base e pediatri che ci assicurano una presenza diffusa sul territorio». Dei 280 medici di base presenti, il 98 per cento ha aderito alla campagna antinfluenzale 2019-2020.
AMBULATORI Ciò significa che la somministrazione dei vaccini potrà essere effettuata direttamente nei loro ambulatori. «Quella intorno alla campagna antinfluenzale», ha affermato Giustino Parruti, direttore dell'unità operativa complessa di Malattie Infettive, «è una vera rivoluzione culturale per far comprendere che la vaccinazione è sicura e il tasso di problematiche a essa collegato è trascurabile. L'obiettivo primario è aumentare la copertura vaccinale di tutte le persone che più probabilmente possono avere complicanze se si ammalano, ossia i soggetti a rischio, ma soprattutto ridurre la circolazione del virus». Partendo da questo principio, la Asl per la campagna 2019-2020 ha posto davanti a sé tre grandi percorsi.
GRAVIDANZE Innanzitutto, il potenziamento delle vaccinazioni per le donne in gravidanza al secondo e terzo trimestre, la cui copertura, oggi ferma al 5 per cento, è «vitale», specifica Parruti, «perché riduce la mortalità dei bambini nei primi 6 mesi di vita e le complicanze dell'influenza che si ripercuotono sul travaglio e sulla fase finale della gravidanza». Secondo obiettivo è l'implementazione della vaccinazione solidale che coinvolge le persone che hanno a che fare con soggetti anziani o a rischio. La Asl offre gratuitamente la vaccinazione ai familiari e assistenti di soggetti con patologie, in giorni programmati e divulgati nei reparti di cardiologia, geriatria, pneumologia e del centro diabetologico.
PERSONALE SANITARIO Terzo punto di forza della campagna appena iniziata, il potenziamento delle vaccinazioni del personale sanitario. Per aumentare tale numero, oggi intorno al 25 per cento, la Asl ha predisposto un gruppo di operatori che, in giorni prestabiliti, esegue la somministrazione nei singoli reparti. Sono stati attivati ambulatori aperti esclusivamente agli operatori sanitari e corsi obbligatori rivolti al personale, sulle vaccinazioni, non solo antinfluenzale, ma anche di morbillo, parotite, varicella e contro l'herpes zoster, più noto come fuoco di Sant'Antonio.
«Negli Usa e in Scozia» specifica il primario Parruti «è stato ampiamente dimostrato che una copertura totale di vaccinazioni in ambito sanitario riduce del 15-20 per cento la mortalità dei pazienti fragili». Il vaccino è gratuito per le persone al di sopra dei 65 anni di età, per le categorie a rischio al di sotto dei 65, tra cui soggetti affetti da patologie cardiovascolari, a carico dell'apparato respiratorio, immunodeficienze congenite o acquisite, diabetici, per operatori sanitari, soggetti che sono a contatto con animali, che ricoprono un lavoro di interesse pubblico, donne in gravidanza a partire dal secondo trimestre, nonché donatori di sangue.
VENTIMILA LETTERE «Per la campagna 2019-2020», ha dichiarato Laura Pelino, dirigente del servizio Igiene, epidemiologia e sanità pubblica, «abbiamo introdotto la chiamata attiva: abbiamo inviato circa 20mila lettere ai soggetti a rischio con meno di 65 anni di età, deducendoli dai codici di esenzione, e ai neo 65enni, per informarli sull'efficacia della campagna antinfluenzale». La Regione ha scelto di utilizzare due tipi di vaccino: il Fluad per gli ultra 75enni e persone con sistema immunitario fragile tra i 65 e i 70 anni, e il Vaxigrip Tetra per le altre fasce d'età. È stato acquistato il Flucevalex Tetra per gli operatori sanitari. C'è poi un quarto vaccino, quello pneumococcico, per il quale sono state consegnate 7mila dosi, efficace contro tutte le malattie sostenute dal batterio come sepsi, meningiti, polmoniti e infezioni delle alte vie respiratorie.
«Il vaccino antinfluenzale della campagna di quest'anno copre tutti i 4 ceppi al momento rilevati e che si accingono a circolare», dice Parruti. «Non c'è alcuna evidenza dal resto del mondo, in particolare dall'Australia, che rappresenta l'anteprima della nostra stagione influenzale, che stiano circolando ceppi diversi. I progressi raggiunti con la ricerca scientifica porteranno a ottenere, entro massimo 10 anni, un vaccino che alla sua unica somministrazione lascerà un'immunità definitiva. In questi anni, tuttavia dobbiamo coltivare il cambiamento culturale necessario alla riduzione della circolazione dei virus».