Virginia Spinelli laureata, l’ex insegnante: «Venne ai corsi serali del Manthoné, ha vinto la sua caparbietà»

È orgogliosa Marina Di Crescenzo, che lunedì mattina non ha voluto mancare alla laurea della 30enne pescarese di etnia rom
PESCARA. «Mi ricordo ancora quando Virginia si affacciò a scuola, abitava proprio lì dietro, voleva provare, ma diceva: “tanto non ci riesco”. La portai dentro, “senti la lezione e poi decidi”, le dissi. E alla fine ecco dove è arrivata». È orgogliosa Marina Di Crescenzo, ex responsabile dei corsi serali del Manthoné (oggi in pensione) che lunedì mattina non ha voluto mancare alla laurea di Virginia Spinelli, 30enne rom di Pescara.
«Non era un traguardo scontato», dice l’insegnante, «perché per le ragazze come lei, della sua etnia, le difficoltà a scuola sono tante, a cominciare dalla lingua. Ma in generale anche i maschi hanno difficoltà già dalle scuole elementari e medie, soprattutto nei rapporti con gli altri, si sentono diversi, sono diffidenti. Virginia no, lei con il suo carattere era una trascinatrice, un punto di riferimento per chi aveva delle difficoltà. Ma il suo è un caso speciale, sono poche quelle che arrivano a finire la scuola. Questo perché le famiglie spesso le ritirano appena raggiunta l’età dell’obbligo scolastico, perché le donne devono stare a casa. Che poi anche tanti ragazzi rom si iscrivono e poi lasciano». Per questo, oggi più che mai, Virginia diventa un simbolo.
«Ha vinto la sua caparbietà», ribadisce Di Crescenzo, «e questo traguardo diventa un esempio, uno sprone, per tutto il quartiere. La mamma era felicissima, le cugine, le sorelle sono tutte orgogliose. Virginia aveva 24 anni quando è venuta da noi al serale dopo dieci anni passati a lavoricchiare, perché se ti chiami Spinelli è difficile trovare anche un lavoro. Ha deciso di provare a cambiare. E oggi si è laureata».
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