«Voto di scambio, indaghi il Comune»

18 Giugno 2014

I grillini si rivolgono al sindaco: il consiglio comunale avvii un’inchiesta sul politico che avrebbe promesso posti di lavoro

PESCARA. Una commissione speciale d’indagine sui presunti voti di scambio in Comune. La richiesta, diretta al sindaco Marco Alessandrini, è arrivata ieri dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Domenico Pettinari, e dai consiglieri comunali pentastellati Enrica Sabatini, Massimiliano Di Pillo ed Erika Alessandrini.

La vicenda riguarderebbe, secondo i grillini, un consigliere comunale del centrosinistra, rieletto nelle fila del centrosinistra nelle scorse elezioni, per il quale il M5S nei giorni scorsi ha depositato un esposto-denuncia presso la procura della Repubblica di Pescara, ipotizzando il voto di scambio illegale.

Ieri, Pettinari, che tra l’altro è anche responsabile dell’associazione Codici, nel chiedere al primo cittadino, «ma anche alle forze politiche di centrodestra e di centrosinistra», di fare chiarezza sulla questione, tra gli aspetti da verificare ne ha aggiunto un altro.

«Siccome a noi risulta che questo consigliere», ha spiegato Pettinari, «chiamava i cittadini a cui offriva lavoro, in cambio di un lavoro alle scorse elezioni, dall’ufficio del gruppo consigliare del Comune, quello di suo riferimento, ci chiediamo se non sia il caso di fare chiarezza se si sia commesso peculato o no».

I grillini, nella conferenza stampa che si è tenuta davanti al palazzo della Provincia, ieri mattina, hanno fatto sapere che lo strumento della «Commissione speciale d’indagine, azionabile ai sensi dell’articolo 23 dello Statuto comunale, farebbe luce su questa vicenda dai contorni “tenebrosi” e ci farebbe capire realmente», hanno aggiunto, «se all’interno di Palazzo di città qualcuno ha utilizzato beni e risorse pubbliche al fine di commettere il reato gravissimo del voto di scambio».

Secondo alcune testimonianze, il consigliere comunale, le cui azioni, stando agli esposti presentati in procura (ve ne sarebbe uno anche del centrodestra), sarebbero meritevoli di un’attenzione da parte della magistratura, avrebbe promesso, in cambio di una preferenza nelle urne, nelle elezioni passate, posti di lavoro presso Attiva, l’azienda che gestisce la nettezza urbana in città, e nell’ospedale di Pescara. In quest’ultimo caso, è stato riferito da alcuni, l’offerta di lavoro sarebbe stata quella di un servizio di assistenza presso il nosocomio, con tanto di tariffa già stabilita come stipendio: circa 700 euro al mese, per un impiego part time. Uno scambio che non si sarebbe verificato, però, è stato sempre riferito, al termine dell’esito elettorale. «Il nostro è un appello al nuovo sindaco», hanno concluso ieri i grillini, «che si estende a tutti gli amministratori eletti affinché si ponga all’ordine del giorno, come primo atto dell’amministrazione, l’istituzione della Commissione».

Vito de Luca

©RIPRODUZIONE RISERVATA