Yelfry dal letto d'ospedale: "Gli arrosticini, il cazzotto e poi gli spari"
Il 23enne ricostruisce cosa ha innescato la rabbia di Pecorale che domenica scorsa gli ha scaricato addosso 5 colpi di pistola
PESCARA. Dal suo letto d'ospedale, nel reparto di Neurochirurgia, con i familiari sempre accanto, Yelfry Rosado Guzman, il cuoco di 23 anni raggiunto da cinque colpi di pistola domenica scorsa in piazza Salotto, ricostruisce quello che gli è successo.
Il 29enne che gli ha sparato, Federico Pecorale, "era venuto nei due giorni precedenti a mangiare, non lo conoscevo", dice il ragazzo, "aveva mangiato un giro di arrosticini e ne ha chiesti altri 10. Mi ha detto, però, di farli più salati perché i primi non sapevano di niente e voleva anche che non li mettessi uno sull'altro".
"Quando li ho portati al bancone, li ho scrollati perché pensavo di aver messo troppo sale. Quel gesto gli ha dato fastidio e mi ha tirato un cazzotto".
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