Zeman non si accontenta mai

«Un po' meglio di Verona, ma c'è ancora da lavorare parecchio»
PESCARA. Voleva vederli più spavaldi. In parte è stato così. Zdenek Zeman arriva nell'affollata zona interviste con il suo solito filo di voce. Nulla traspare dal suo viso. Nemmeno l'ombra di un sorriso felice. "Sdengo" è così, ma non annoia mai. Ecco cosa dice di Immobile: «E' stato bravo ci ha fatto vincere, ma in alcune occasioni ci ha messo a repentaglio quando alcuni suoi errori hanno facilitato i contropiedi dell'Empoli». Sussurra con un piccolo, piccolissimo sorrisino sulle labbra. «Abbiamo giocato contro una buona squadra, forse facendo qualcosa in più dei nostri avversari».
Il perfezionismo non ha limiti: «Qualcosa in più rispetto a Verona abbiamo fatto, però voglio che tutta la squadra abbia la stessa mentalità vincente. E continua. «Sul piano tattico abbiamo fatto bene, anche sulla costruzione del gioco qualcosa di buono si è vista. Comunque, bisogna ancora lavorare parecchio. Io non mi accontento mai. Dopo il doppio vantaggio ci siamo un po' fermati. Quando dovevamo rallentare i tempi acceleravamo, mentre quando bisognava accelerare facevamo il contrario. Pescara in vetta alla classifica? Non mi piace vedere questi dati. E' ancora troppo presto per fare dei bilanci o delle previsioni».
Oltre 13mila spettatori all'Adriatico in un turno infrasettimanale è un chiaro segnale di una grande accoglienza da parte dei tifosi pescaresi. «Conosco bene questa città. Questa tifoseria è stata sempre molto calorosa. Mi fa piacere che i tifosi siano venuti allo stadio. Noi andiamo in campo sempre per far divertire la gente».
Mercato. Nel salotto buono del calcio scioperano, ma all'Ata Executive di Milano il lavoro continua senza sosta. Solo il tempo di staccare un paio d'ore per seguire qualche partita di serie B e poi via tutti di nuovo pronti per rituffarsi nel bazar del calciomercato. Il Pescara di certo non rimane a guardare, anzi, non può farlo perché deve alleggerire la batteria dei giocatori in esubero. Poi, se ci sarà l'occasione giusta, qualcosa entro le 19 di stasera verrà fatto anche in entrata. Per Andrea Mengoni, dopo il sondaggio del Barletta, adesso c'è anche l'ipotesi estera. Stavolta non in Romania, ma in Grecia. Sono un paio i club della massima serie ellenica interessati. Uno, quello più caldo, è il Levadiakos che ha già parlato con l'agente del difensore. Se dovesse sfumare la pista greca, allora non è da escludere al rush finale un flirt con il Vicenza.
Tommaso Romito potrebbe finire all'Andria, ma ieri i pugliesi hanno preso Alberto Cossentino, seguito anche tempo fa dal Pescara. Ieri mattina è stata fatta la rescissione con Samuele Olivi, che da un paio di giorni è diventato un giocatore del Grosseto. Luca Tognozzi tratta con il Sorrento. Marco Capuano piace al Cagliari, ma parecchio anche al Napoli che sembra la squadra più interessata al difensore dell'Under 21 di Ferrara. Il Pescara valuta al metà del cartellino oltre 1,5 milioni di euro e la quotazione ha spaventato un po' tutti. Se Capuano dovesse partire (è difficile) i biancazzurri hanno già parlato con il Padova per Trevor Trevisan, classe 1983, in uscita dal club veneto.
Oggi a Milano andrà anche l'amministratore delegato biancazzurro Daniele Sebastiani, che insieme al direttore sportivo Daniele Delli Carri potrebbe strappare Diamoutene al Lecce dopo un lungo tira e molla che è andato avanti per quasi tutta l'estate.
Il perfezionismo non ha limiti: «Qualcosa in più rispetto a Verona abbiamo fatto, però voglio che tutta la squadra abbia la stessa mentalità vincente. E continua. «Sul piano tattico abbiamo fatto bene, anche sulla costruzione del gioco qualcosa di buono si è vista. Comunque, bisogna ancora lavorare parecchio. Io non mi accontento mai. Dopo il doppio vantaggio ci siamo un po' fermati. Quando dovevamo rallentare i tempi acceleravamo, mentre quando bisognava accelerare facevamo il contrario. Pescara in vetta alla classifica? Non mi piace vedere questi dati. E' ancora troppo presto per fare dei bilanci o delle previsioni».
Oltre 13mila spettatori all'Adriatico in un turno infrasettimanale è un chiaro segnale di una grande accoglienza da parte dei tifosi pescaresi. «Conosco bene questa città. Questa tifoseria è stata sempre molto calorosa. Mi fa piacere che i tifosi siano venuti allo stadio. Noi andiamo in campo sempre per far divertire la gente».
Mercato. Nel salotto buono del calcio scioperano, ma all'Ata Executive di Milano il lavoro continua senza sosta. Solo il tempo di staccare un paio d'ore per seguire qualche partita di serie B e poi via tutti di nuovo pronti per rituffarsi nel bazar del calciomercato. Il Pescara di certo non rimane a guardare, anzi, non può farlo perché deve alleggerire la batteria dei giocatori in esubero. Poi, se ci sarà l'occasione giusta, qualcosa entro le 19 di stasera verrà fatto anche in entrata. Per Andrea Mengoni, dopo il sondaggio del Barletta, adesso c'è anche l'ipotesi estera. Stavolta non in Romania, ma in Grecia. Sono un paio i club della massima serie ellenica interessati. Uno, quello più caldo, è il Levadiakos che ha già parlato con l'agente del difensore. Se dovesse sfumare la pista greca, allora non è da escludere al rush finale un flirt con il Vicenza.
Tommaso Romito potrebbe finire all'Andria, ma ieri i pugliesi hanno preso Alberto Cossentino, seguito anche tempo fa dal Pescara. Ieri mattina è stata fatta la rescissione con Samuele Olivi, che da un paio di giorni è diventato un giocatore del Grosseto. Luca Tognozzi tratta con il Sorrento. Marco Capuano piace al Cagliari, ma parecchio anche al Napoli che sembra la squadra più interessata al difensore dell'Under 21 di Ferrara. Il Pescara valuta al metà del cartellino oltre 1,5 milioni di euro e la quotazione ha spaventato un po' tutti. Se Capuano dovesse partire (è difficile) i biancazzurri hanno già parlato con il Padova per Trevor Trevisan, classe 1983, in uscita dal club veneto.
Oggi a Milano andrà anche l'amministratore delegato biancazzurro Daniele Sebastiani, che insieme al direttore sportivo Daniele Delli Carri potrebbe strappare Diamoutene al Lecce dopo un lungo tira e molla che è andato avanti per quasi tutta l'estate.
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