Avezzano calcio, corsa contro il tempo per l’iscrizione

Saltata la trattativa tra il patron Pecorelli (foto) e la cordata cittadina, il 10 luglio scadono i termini per la serie D
AVEZZANO. “Siamo ancora qua, con una città contro, con un’amministrazione comunale contro, con una tifoseria contro”. Così il patron Andrea Pecorelli sulla pagina social dell’Avezzano, nel giorno più buio dal termine del campionato. Sono ore spasmodiche per le sorti della squadra di calcio. Tifosi preoccupatissimi dopo la rinuncia da parte della cordata di imprenditori locali a proseguire la via del dialogo con l’attuale proprietà. La sensazione è che sia saltata l’unica vera pista percorribile per garantire un’alternativa strutturata. E un futuro immediato.
Il gruppo costituito dall’ex vice presidente Luca Marco Aurelio e dai colleghi Luca Testa, Alessio Di Stefano, Massimo Scatena, Marco D’Aurelio e Leonardo Sulla, nella serata di martedì ha annunciato il passo indietro rispetto alle intenzioni di acquistare il titolo sportivo a causa dell’ingente indebitamento societario, legato, da una parte, al passivo accumulato nel corso della stagione appena conclusa, dall’altro agli importi dovuti all’erario in termini di Iva non versata. Quadro già noto alla città, che, però, la cordata ha ritenuto di dover accertare formalmente. E ora si resta in attesa di capire come uscire da una situazione al limite, che non tarderà a presentare il conto. Ancora pochi giorni e sarà tempo di adempiere alle formalità per garantire al club la partecipazione al prossimo campionato di serie D. Il periodo per l’iscrizione è compreso tra il 4 e il 10 luglio ed entro quest'ultima data le società devono completare e inviare telematicamente la richiesta. Entro il 10, quindi, occorrerà disporre delle liberatorie di tutti i tesserati relative alla stagione 2024/2025. Affinché ciò accada, staff e giocatori dovranno ricevere quanto inizialmente concordato. Scenario, a oggi, fortemente a rischio.
«La cordata si sfila per i debiti dell'erario? No», commenta la società su Facebook. «Si sfila per il volume dei debiti con i tesserati (che conoscevano...)? No. Perché non è possibile acquisire il ramo d'azienda? No. Perché se così fosse non sarebbe stata formulata ufficialmente proposta di acquisto, anche se estremamente a ribasso. Poiché in caso di accettazione da parte nostra, quanto sopra sarebbe tutto superfluo. Quale sia il vero motivo non lo sapremo mai ma, ci interessa relativamente. La realtà è che, alla fine, con una città contro, con un’amministrazione comunale, con una tifoseria contro, nonostante ci chiediamo chi ce lo faccia fare, siamo ancora qua, a cercare soluzioni per tenere in piedi la baracca. Non so se riusciremo nell'intento ma, finché c'è corsa...».