Antonio Bocchetti, direttore sportivo del Pescara calcio

I BIANCAZZURRI VERSO BENEVENTO / INTERVISTA AL DS

Bocchetti: il Pescara paga le assenze 

Rimpianti dopo il ko di La Spezia: «Dall’inizio della stagione mai vista la squadra al completo, che peccato!»

PESCARA. L’altalena non si ferma, ma stavolta era difficile fare di più. A La Spezia un Pescara a dir poco rimaneggiato (ben dieci defezioni) ha rimediato la dodicesima sconfitta in 27 gare. La continuità resta un tabù e i biancazzurri si ritrovano a soli tre punti dalla zona play out. Antonio Bocchetti punta il dito contro la malasorte che sin dall’inizio si è scagliata contro il Delfino. La parola play out desta un po’ di preoccupazione, ma il direttore sportivo è convinto che la squadra possa tirarsi fuori dalle cattive acque a risalire presto in classifica.
Bocchetti, a La Spezia un nuovo stop. Colpa solo delle assenze?
«No, sarebbe riduttivo parlare solo degli indisponibili. Abbiamo affrontato una squadra in forma e bisogna dare merito agli avversari. Certo, non capita spesso di avere undici assenti (compreso Chochev mai schierato, ndc) e questo ci ha penalizzato. Inoltre, Crecco ha giocato nonostante i tre giorni di stop per la febbre e nel corso del match Melegoni a Bruno hanno avuto problemi influenzali».
Primo tempo sufficiente, ripresa decisamente negativa. Perché?
«Sì, nei primi 45’ abbiamo tenuto bene il campo concedendo poche chance allo Spezia e creando una buona occasione con Galano. Purtroppo, nella seconda parte c’è stato lo sfortunato autogol di Scognamiglio. Poi, quando abbiamo provato a cambiare inserendo Bocic è arrivato contemporaneamente il secondo gol che ci ha tagliato le gambe. Diciamo che la fortuna non ci ha assistito, anche se la squadra ha fatto poco per segnare almeno una rete».
È preoccupato per la classifica?
«Un po’ sì, però come noi tantissime squadre in questa B si devono guardare le spalle. La graduatoria è sempre stata cortissima, da un lato basta poco per ritrovarsi in zone pericolose, dall’altro con qualche risultato positivo è possibile avvicinarsi alla zona play off. Non bisogna mollare, tuttavia l’aspetto davvero preoccupante riguarda i numerosi infortuni che ci hanno penalizzato dalla prima giornata. Con la rosa al completo il Pescara non avrebbe difficoltà a centrare gli obiettivi».
E quali sarebbero gli obiettivi?
«Come diciamo dall’inizio, prima dobbiamo raggiungere la salvezza e in seguito potremo concentrarci su altri traguardi».
Soddisfatto del lavoro di Legrottaglie?
«Sì, anche se tutti dobbiamo fare qualcosa in più. Purtroppo, come Zauri, anche lui non ha mai avuto l’intero organico a disposizione. In queste condizioni è difficile trovare la continuità e un assetto definitivo. Quest’anno abbiamo un rendimento altalenante e pareggiamo pochissimo. A volte un punticino può aiutare…».
Per molti il Pescara è più debole dopo il mercato invernale. È così?
«Non so, in questo momento tanti sostengono questa tesi perché è andato via Machìn. Certamente, José è un calciatore di grande qualità, però dobbiamo ricordare che a gennaio è arrivato un sostituto altrettanto valido. Parlo di Pucciarelli, un attaccante che ha giocato oltre cento partite in serie A. Purtroppo si è infortunato subito e finora non abbiamo potuto utilizzarlo».
Però serviva anche una punta centrale. È d’accordo?
«Siamo stati a un passo da Iemmello, il capocannoniere della B, ma alla fine il Perugia non ha voluto liberarlo. Stesso discorso per Melchiorri. A mercato chiuso abbiamo preso Bojinov che deve recuperare il ritmo partita, ma quando ha il pallone tra i piedi è un giocatore fenomenale».
In difesa è andato via Ciofani. Perché?
«Da tempo la società aveva deciso di affrontare la questione legata ai rinnovi verso la fine del campionato. Ciofani ha ricevuto un’offerta allettante dal Bari (contratto fino al 2021 più l’opzione per un altro anno, ndc) e non potevamo trattenerlo».
Domenica missione impossibile a Benevento. Pescara favorito dall’assenza di pubblico?
«Non credo, affronteremo una corazzata che merita la serie A, ma noi venderemo cara la pelle. Vogliamo tornare presto a fare punti».

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