Un duello tra Leverbe, difensore del Chievo, e Odgaard, nuovo attaccante del Pescara in prestito dal Sassuolo

I BIANCAZZURRI ULTIMI

Breda: il Pescara è vivo, con la Reggina è una finale 

L’allenatore: «La classifica è impietosa, ma guardo con fiducia al futuro»

Piccoli segnali di risveglio. Piccoli passi in avanti, ma il tempo passa e il Pescara è tornato inesorabilmente all’ultimo posto in classifica. «La squadra è viva e adesso contro la Reggina sarà una finalissima da non fallire». Roberto Breda spera in fretta di tornare a fare punti, perchè ieri il suo Pescara visto a Verona contro il Chievo è durato un solo tempo e, per l’ennesima volta, sono stati fatali i soliti errori individuali. «La classifica è impietosa, ma è stata una partita diversa rispetto alle ultime due», il commento del tecnico biancazzurro dopo il terzo stop di fila in campionato.
Timidi segnali.

Roberto Breda

«La squadra, nonostante il risultato che ci vedeva sotto, ha sempre provato a reagire. In certe situazioni rischi di disunirti e invece abbiamo creato situazioni interessanti. È stata una partita sempre in salita, soprattutto quando vai sotto dopo cinque minuti con un tiro dal limite...».
L’innesto di qualche pedina ha dato un po’ di fisicità al Delfino. «Adesso possiamo fare meglio. Finalmente, quando abbiamo attaccato, abbiamo creato delle situazioni interessanti. Siamo tornati a vivere l’area avversaria finalmente da protagonisti. Dobbiamo essere più bravi nei momenti della partita in cui andiamo a occupare l’area avversaria».
Cambio modulo. Il 51enne allenatore trevigiano, poi, elogia la prova del suo Pescara ieri alle prese con un nuovo modulo tattico, passato dal 3-5-2 al 4-3-2-1. «Abbiamo avuto dei segnali positivi per quanto riguarda il modulo. È logico che dobbiamo migliorarlo e dare continuità portando a casa il risultato. La prossima partita diventa uno scontro fondamentale, come una finale».
Il Pescara non vince dal 4 gennaio, contro la Reggiana, e la posizione in classifica è la testimonianza che ci sono problemi evidenti.
Breda, arrivato due mesi fa al posto di Oddo, era riuscito a portare fuori dalla zona play out il Delfino, ma adesso è all’ultimo posto. «Sono stati due mesi particolari. Adesso la nostra situazione è più complessa, nonostante le altre non facciano risultato. Oggi (ieri, ndr) ho visto una squadra viva nonostante le difficoltà psicologiche. Sono convinto che ne usciremo come abbiamo fatto due mesi fa. Con il Chievo si sono viste delle cose che ci danno fiducia. Non sono sufficienti, ma hanno comunque dato una base per tornare ad essere competitivi».
Si chiude il mercato. Stasera si chiude il mercato, Breda spera in un colpo in attacco e magari snellire la rosa che sfiora i 30 elementi. «Credo che uno degli obiettivi della società sia quello di sfoltire. Però, al tempo stesso, devi stare attento ad inserire nuovi giocatori. Questo è un campionato anomalo e dobbiamo stare attenti a sfoltire perchè poi, calcolando le tante partite ravvicinate, si rischia di essere in pochi in qualche reparto. Non credo che il problema nostro sia questo, ma è logico che qualche ragazzo verrà sacrificato. Dobbiamo guardare l’obiettivo collettivo che è la squadra, mantenere alta l’intensità degli allenamenti e lavorare sui difetti. Sul resto la società sa cosa fare. Non vedo l’ora che finisca il mercato. Sono arrivati dei giocatori che ci daranno una mano. Se dovessi fare una richiesta vorrei che qualche ragazzo magari riuscisse ad andare a giocare altrove».
Aglietti festeggia. Se Breda è alle prese con l’ultimo posto in classifica, il suo collega Alfredo Aglietti punta ai play off. «Sono contento del risultato», dice il tecnico del Chievo subito dopo la partita vinta al Bentegodi. «Il Pescara ha fatto una buona partita e spesso ci ha messo in difficoltà. Il gol all’inizio del secondo tempo ci ha dato una grossa mano, perché ha fatto sì che ci tranquillizzassimo un po’ tornando in vantaggio e poi la partita l’abbiamo portata a casa con merito».
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