Ciclismo

Ciccone brilla subito alla Vuelta: secondo al traguardo. «Ci riproverò»

25 Agosto 2025

Ciclismo. Il teatino protagonista della seconda tappa con arrivo a Cuneo: il danese torna al successo dopo sei mesi e si prende la maglia rossa di leader della classifica

Giulio Ciccone conferma di attraversare un buon momento di forma. Il teatino s’inchina solo a Jonas Vingegaard (Team Visma-Lease a Bike) che, dopo sei mesi di digiuno, torna a sorridere, vincendo la seconda tappa della Vuelta a Espana 2025, l'Alba-Limone Piemonte di 159.6 km, bruciando in volata proprio Ciccone (Lidl-Trek) e prendendosi la maglia rossa.

Sul percorso piemontese - pianeggiante per la maggior parte, ma con l'unica salita che funge da arrivo in vetta - la prima fuga di giornata impiega un chilometro a formarsi. Merito di Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Jakub Otruba (Caja Rural-Seguros RGA), Liam Slock (Lotto) e Nico Denz (Red Bull-Bora-Hansgrohe), con quest'ultimo ripreso dal gruppo dopo 19 km e 'sostituito' al comando da Sinhué Fernandez (Burgos Burpellet BH). L'arrivo dello spagnolo restituisce smalto ai fuggitivi, che consolidano il distacco con un vantaggio di oltre due minuti, dopo lo sprint intermedio di Busca vinto da Slock (20 punti per lui).

La pioggia diventa un fattore. Con 25 km da percorrere, all'arrivo del gruppo in una rotonda, si registra una caduta che coinvolge alcuni corridori del Q36.5 Team e della Visma-Lease a Bike, incluso Jonas Vingegaard, che si rialza e riparte con tanto di cenno rassicurante alla telecamera. L'attesa converge sulla salita conclusiva verso il traguardo di Limone Piemonte (9,8 km in totale, pendenza media del 5,1%). È qui che si decide la seconda tappa e la nuova maglia rossa. Tra i tre superstiti in fuga Slock è l'ultimo a mollare, ma viene ripreso a 6 km dal traguardo. Marc Soler è il primo a scattare, ma al traguardo è un testa a testa tra Vingegaard e Ciccone: a sorridere è il super favorito. L'uomo più atteso timbra sul primo arrivo in salita con il 39° successo in carriera che gli vale anche la leadership della generale.

Oggi la terza frazione, la San Maurizio Canavese-Ceres di 134.6 chilometri con Giulio Ciccone chiamato a confermare di nuovo il buon momento di forma. «Ho perso l'attimo. La gamba è buona», ha detto Giulio Ciccone, «peccato, volevo prendere la maglia ma ci riproveremo. La caduta di Vingegaard in gruppo? Era pericolosissimo, c'è stato un tratto nel quale non si stava in piedi. Bisogna essere corretti nello sport, non si vince con un avversario che cade».