Il ciclista Giulio Ciccone, nato a Chieti il 20 dicembre 1994

CICLISMO

Giro al via, Ciccone ci crede: "Voglio fare felice il mio Abruzzo"

Oggi la cronometro. Il corridore teatino: "Sono il jolly della squadra, pronto ad aiutare Nibali. La tappa del 16 maggio con l’arrivo a Campo Felice mi stimola perché si corre sulle mie strade". C'è anche il miglianichese Cataldo

TORINO. Il conto alla rovescia sta per terminare. Scatta oggi, sabato 8 maggio, da Torino (cronometro individuale di 8,6 km), l'edizione numero 104 del Giro d'Italia. I 184 corridori delle 23 squadre al via affrontano 21 tappe, per un totale di 3.479 km. Otto gli arrivi in salita della Corsa Rosa 2021, che si conclude il 30 maggio a Milano. L'Abruzzo è protagonista in tre giornate: il 14 maggio (partenza da Notaresco della 7ª tappa), il 16 maggio (9ª tappa, partenza da Castel di Sangro e arrivo a Campo Felice) e il 17 maggio (la 10ª frazione parte dall'Aquila).

Tra i principali favoriti per la conquista del Giro d'Italia ci sono il colombiano Bernal (al debutto) e il britannico Yates. Da tenere d'occhio l'australiano Hindley (secondo nel 2020), lo spagnolo Landa, il portoghese Almeida e il francese Bardet. Il siciliano Vincenzo Nibali, trionfatore nel 2013 e nel 2016, si presenta al via tra tante incognite dopo aver recuperato a tempo di record dalla frattura al polso di metà aprile. Al fianco di Nibali c'è il teatino Giulio Ciccone, alla sua sesta partecipazione al Giro d'Italia e vincitore delle tappe di Sestola (nel 2016) e Ponte di Legno (2019). Il traguardo di Sestola è presente anche quest'anno e potrebbe stuzzicare l'appetito di Ciccone. Il 26enne corridore della Trek-Segrafredo è già a Torino, dove ieri c’è stata la presentazione delle squadre al Castello del Valentino.

Ciccone, in che condizioni di forma si presenta al via del Giro d'Italia?
"Quest'anno ho avuto un avvicinamento un po' particolare. Al Giro di Catalogna, a fine marzo, sono stato costretto a ritirarmi per un problema al tendine che fortunatamente si è risolto in fretta. Comunque sono riuscito a lavorare bene, facendo un bel ritiro in altura (a Sierra Nevada, ndc) e saltando il Tour of The Alps. Adesso ho una buona condizione".
Che obiettivi ha in queste tre settimane di corsa?
"È importante, innanzitutto, capire come sto con il passare delle tappe. Nella prima settimana ci sono un paio di arrivi in salita in cui dovrò tenere duro e potrò già testarmi. Il 16 maggio c'è la tappa tutta abruzzese, con il traguardo di Campo Felice, che ovviamente mi stimola perchè si corre nella mia regione. Vedremo. Sono un po' il jolly della squadra".

leggi anche: La carovana rosa fa tappa in Abruzzo dal 14 maggio / VIDEO In programma tre partenze e un arrivo. In calendario una tappa interamente aquilana, il 17 maggio da piazza Duomo, la Notaresco-Termoli e la Castel di Sangro-Campo Felice. Per la prima volta il passaggio nel centro di Pineto

Un pensierino alla classifica generale lo fa?
"Non è nei miei piani in questo momento. Finora, in carriera, non ho mai fatto classifica, perciò parto con l'intenzione di vincere una tappa. Strada facendo scoprirò cosa posso fare davvero in questo Giro d'Italia".

Correrà in appoggio a Nibali quindi?
"Non c'è nulla di definito. Vincenzo è reduce dall'infortunio, perciò è da vedere qual è il suo stato di forma. Se lui avrà bisogno di me sicuramente gli darò una mano e non mi tirerò indietro. Anche per Nibali è fondamentale la prima settimana di corsa per scoprire come sta realmente".
La Trek è tra le squadre che possono animare questo Giro?
"Penso di sì. Abbiamo diverse opzioni da scegliere. Io, Nibali e Mollema possiamo fare veramente bene e non dimentichiamo che c'è anche Brambilla. Il mio team ha le carte in regola per essere protagonista".
Ai nastri di partenza ci sono tanti stranieri che puntano alla vittoria. Come la vivete questa situazione?
"Il livello è molto alto. Gli avversari sono forti, ma nella mia squadra non manca nulla per essere competitivi. Dobbiamo sfruttare la superiorità numerica che io, Nibali e Mollema possiamo creare".

Gli altri abruzzesi al Giro. Ai nastri di partenza del Giro d'Italia che scatta domani da Torino c'è anche il miglianichese Dario Cataldo. Il 36enne corridore della Movistar, professionista dal 2007, è alla sua dodicesima partecipazione alla Corsa Rosa, dove due anni fa si aggiudicò la tappa di Como battendo Mattia Cattaneo allo sprint. Cataldo lavorerà per il capitano Marc Soler, ma potrebbe provare a ripetere l'exploit del 2019 se dovesse inserirsi in una fuga.

L'Abruzzo è inoltre rappresentato dal ds pinetese ed ex corridore professionista Alessandro Spezialetti, che guiderà l'ammiraglia dell'Androni -Sidermec. Quest'ultima ha preso il posto della Vini Zabù, marchio del gruppo Vini Fantini dell'imprenditore Valentino Sciotti, che nelle scorse settimane ha dovuto rinunciare al Giro d'Italia dopo la positività all'epo del corridore Matteo De Bonis.
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